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Kinesiotape, il cerotto tech che allevia il dolore post liposuzione

di Giovanni Mauro -


Il recupero dopo l’intervento di liposuzione sarà più rapido grazie all’applicazione del kinesiotape. Questo è quanto emerge dallo studio, della durata di due anni, ideato dal Professore Pier Camillo Parodi – ordinario di Chirurgia Plastica dell’Università di Udine – con la collaborazione del Dottor Nicola Zingaretti – Direttore della Clinica di Chirurgia Plastica di Udine. L’obiettivo di questo studio pilota era quello di valutare l’impatto del kinesio taping nel ridurre l’edema postoperatorio, il dolore e l’ecchimosi nell’area della liposuzione, dopo che diversi studi hanno già dimostrato che il nastro kinesiologico migliora il flusso sanguigno e linfatico, rimuovendo le congestioni del liquido linfatico e le emorragie.

Kinesiotape: lo studio pilota su interventi di liposuzione

E così per un periodo di circa 18 mesi (da gennaio 2021 a giugno 2022), 52 pazienti sono state sottoposte a liposuzione di entrambi i fianchi con successivo innesto di grasso mammario. E subito dopo l’intervento, il kinesio taping è stato utilizzato sul fianco destro dell’addome in tutti i pazienti. Il grado di edema, nonché ecchimosi e dolore sono stati quantificati a sette, 14 e 21 giorni dopo l’intervento chirurgico. L’osservazione sui pazienti ha fatto emergere delle differenze “statisticamente significative” nell’area di taping per ecchimosi a sette giorni dopo l’intervento, edema a 14 e 21 giorni dopo l’intervento chirurgico e scala analogica visiva a sette, 14 e 21 giorni dopo l’intervento chirurgico.
Una conferma su come il kinesio taping, utilizzato in questo studio, è stato utile nella riduzione dell’edema, del dolore e nella risoluzione dell’ecchimosi post liposuzione.

La liposuzione e il post-operatorio

La liposuzione rappresenta uno degli interventi di chirurgia plastica più eseguiti, non solo per finalità estetiche ma anche in ambito ricostruttivo. Questo intervento consente di rimuovere degli accumuli adiposi localizzati in varie zone del corpo. Talvolta, il tessuto adiposo aspirato e debitamente trattato può essere reiniettato a colmare zone che necessitano di riempimento, con la tecnica del Lipofilling. La lipostruttura per la ricostruzione mammaria è diventata una tecnica ancillare di grande efficacia per il chirurgo plastico; infatti, le proprietà rigenerative del tessuto adiposo, legate in particolare alle cellule staminali di origine mesenchimale in esso contenute, sono oggetto di numerosi studi. La lipoaspirazione ha quindi il doppio beneficio di prelievo del tessuto adiposo in aree di accumulo (che permette un’armonizzazione del corpo dal punto di vista estetico) ed un riempimento di aree che ne possono beneficiare (come a livello mammario, dove consente di ripristinare l’adeguata forma della mammella e ridurre il rischio di complicanze legate all’utilizzo di protesi mammarie). Come ogni intervento, anche questo non è scevro da possibili complicanze post-operatorie, tra cui edema, ecchimosi e dolore. Tali complicanze potrebbero ridurre l’aderenza di queste pazienti a trattamenti successivi, laddove necessario. Con l’obiettivo di ridurre tali complicanze è stato effettuato questo studio, di quasi due anni, ideato dal professor Parodi, con la collaborazione del Dottor Zingaretti insieme al lavoro di tutto il reparto della Clinica di Chirurgia Plastica di Udine, pubblicato recentemente in una delle più importanti riviste di chirurgia plastica del mondo (Aesthetic Surgery Journal).

Tale lavoro ha confermato come l’applicazione post liposuzione del kinesiotape, cerotto di nastro elastico di cotone applicato sulla pelle con un certo grado di trazione, consenta di ridurre il gonfiore, il dolore e le ecchimosi nelle aree sottoposte a intervento. Tale novità consentirà un minor discomfort in seguito all’intervento di liposuzione, soprattutto in coloro che dovranno sottoporsi a più di un intervento di lipostruttura per ottenere una buona simmetria mammaria in seguito tumore della mammella. Lo studio (unico nel suo genere a livello mondiale) proseguirà in fasi successive, attraverso l’applicazione di kinesiotape in vari interventi di chirurgia estetica e la valutazione dei benefici e minori complicanze che ne possono comportare”.


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