Salute

La calvizie non ha più sesso né età: come combattere gli inestetismi

di Simona Cortopassi -


Ci sono diverse credenze legate ai capelli, alla loro crescita e anche alla loro perdita che può essere transitoria oppure trasformarsi in calvizie.
C’è chi pensa che le cause di una chioma che si sfoltisce possano dipendere da virilità, che siano una questione di etnia e che, ancora, si leghino in qualche modo al tipo di professione o alla classe sociale.
Queste sono tutte leggende metropolitane sono da considerarsi, come tali, sempre false e prive di fondamento scientifico. Esiste anche la credenza comune che il problema riguardi solo gli uomini, ma c’è una fase che tutte le donne attraversano, però, durante la quale è davvero possibile notare un peggioramento dovuto a cause ormonali o infiammatorie: stiamo parlando dell’ipotrichia (assottigliamento dei capelli) che si manifesta durante la menopausa, spesso associata ad alopecia androgenetica nei soggetti predisposti con familiarità.
“Mentre gli uomini tendono a perdere i capelli in aree specifiche come le tempie e la sommità del capo, le donne sperimentano un assottigliamento diffuso, con diradamento nell’area occipitale (corona)”, afferma Elisabetta Belfiore, l’italiana più autorevole in termini di trigopigmentazione ed esperta nel mondo del capello, conosciuta nel mondo dei media come tutor della trasmissione Detto Fatto.
Questo processo può rappresentare una fonte significativa di disagio, ma esistono diverse soluzioni per gestirla e mitigare i suoi effetti.
“Come dicevamo, a differenza degli uomini, le donne con ipotrichia e/o alopecia androgenetica presentano un assottigliamento diffuso su tutta la chioma. Di conseguenza, l’autotrapianto non è una soluzione ideale per loro”, continua l’esperta. Il prelievo di capelli dalla zona occipitale (parte posteriore della testa), che viene comunemente utilizzata come area donatrice negli uomini, non offre una densità sufficiente per garantire un risultato soddisfacente nelle donne. “Inoltre, l’incisione nella zona ricevente può provocare uno “shock loss”, ovvero una caduta temporanea dei capelli circostanti, che già sono indeboliti, peggiorando ulteriormente l’aspetto generale”.
Una delle soluzioni più efficaci per mascherare la calvizie prolungata nelle donne è la tricopigmentazione. “È un trattamento che permette di pigmentare il cuoio capelluto creando un’illusione ottica della presenza di capelli nelle zone dove mancano: il suo scopo è quello di ottenere un effetto camouflage di rinfoltimento in presenza di fenomeni come calvizie, alopecia areata o diradamenti generici”. Può avere un impatto significativo dal punto di vista psicologico, migliorando la percezione di sé e aumentando l’autostima. I
n più uno dei lati positivi è che i pigmenti utilizzati sono reversibili, garantendo una certa stabilità e intensità nel tempo. Tuttavia, per mantenere l’effetto desiderato, è necessario sottoporsi a una seduta di mantenimento periodica.
La calvizie, poi, a volte arriva anche in giovane età. Oltre al fattore androgenetico, gli stili di vita influiscono sulla calvizie in modo importante. Lo stress, oltre all’alimentazione scorretta, stimola il cortisolo che peggiora la predisposizione del disturbo. Negli ultimi dieci anni si è inoltre alzata la percentuale nel mondo femminile, in particolare nelle donne al di sotto dei 40 anni.
Premesso che ognuno ha una storia diversa e che bisogna recarsi da uno specialista per capire il proprio stato di salute, si può intervenire andando a riequilibrare il cuoio capelluto anche nei più giovani. Questo disturbo può essere accelerato da alterazioni e da stati infiammatori che devono essere tenuti a bada con lozioni specifiche, che riportano il capello in una condizione di vita ottimale.
Esistono anche dei farmaci specifici per diradamento, alopecia, calvizie ma spesso possono essere aggressivi perché a base alcolica. Meglio quindi evitare il fai da te e affidarsi glia specialisti. Sebbene non esista una laurea in tricologia, c’è un’associazione la Sitri, riconosciuta dal Ministero della Salute, che riunisce i dermatologi che si occupano della chioma.


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