Attualità

La crisi dell’auto: agosto nero, mercato in caduta libera

di Angelo Vitale -


Automotive, il mercato italiano è in panne o quasi. Le cause, nella fine della misura degli incentivi, nei costi elevati e in una transizione ecologica che procede a ritmo lentissimo senza che qualcuno abbia il coraggio di dire definitivamente se può aiutare o no la produzione di automobili.

I dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono impietosi: il mese di agosto 2024 registra un calo, 69.121 le vetture immatricolate rispetto alle 79.787 del 2023, più di diecimila in meno. Ne fa le spese innanzitutto Stellantis che ha perso il 32,4 per cento delle vetture immatricolate, una su tre rispetto al 2023.

Va malissimo anche il mercato delle auto elettriche. Ad agosto sono state immatricolate solo 2.410 vetture full electric, un numero che si traduce in più di 4 su 10 vetture vendute in meno rispetto al 2023. Una bolla che sta per scoppiare, la regge solo – sul tratto degli 8 mesi da gennaio ad oggi – un aumento dell’1 per cento rispetto al 2023. Veramente poco. Numeri che significano l’indispensabilità di una riconsiderazione totale. E perfino degli incentivi, a sentire gli esperti che segnalano il rischio di un mercato in confusione. Il presidente di Motus-E, Fabio Pressi lo prefigura in uno scenario ove “straordinari picchi seguiti alla messa a terra dell’Ecobonus si alternano a momenti di apparente stallo”. Perciò chiede che le prossime misure di questo genere siano meglio pianificate e messe in campo, riservando massima cautela alla comunicazione che sarà rivolta agli automobilisti.


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