Ambiente

La decarbonizzazione “dove è più difficile”: intesa Eni- Air Liquide

di Redazione -


Decarbonizzare dove è più difficile: Eni e Air Liquide hanno stipulato un accordo di collaborazione indirizzato a valutare soluzioni di decarbonizzazione concentrate sui settori industriali hard-to-abate nella regione mediterranea dell’Europa.

L’intesa, per combinare competenze consolidate e know-how per consentire la cattura, l’aggregazione, il trasporto e lo stoccaggio permanente della CO2, che sono strumenti fondamentali nel processo di decarbonizzazione, soprattutto per i settori industriali a maggior intensità carbonica. Un ruolo chiave nel raggiungimento degli importanti obiettivi di riduzione delle emissioni fissati a livello europeo nell’ambito del Green Deal.

Primo passo, l’identificazione dei bacini di industrie hard-to-abate in quest’area geografica per definire la migliore configurazione possibile e utile a sviluppare un programma di CCS su larga scala.

In quest’ottica, Air Liquide svilupperà soluzioni competitive per abbattere la CO2, facendo leva sulle proprie iniziative CCS in corso nel Nord Europa e sulla sua innovativa tecnologia proprietaria CryocapTM in grado di catturare fino al 95% delle emissioni di CO2 dagli impianti industriali.

Invece Eni, utilizzando la propria esperienza di sfruttamento e gestione di giacimenti di gas, individuerà i siti di stoccaggio permanente di CO2 più adatti nel Mar Mediterraneo.

L’azione di Eni rientra nelle strategie per il carbon neutral entro il 2050. Lo spiega Luigi Ciarrocchi, CCUS, Forestry and Agro-Feedstock director di Eni,: “L’obiettivo di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 è un pilastro della nostra strategia. La CCS è fondamentale nel processo di decarbonizzazione, in particolare per i settori industriali con maggiori consumi di energia ed emissioni di CO2. Contribuendo a ridurre le emissioni dai settori “hard-to-abate”, puntiamo a promuovere un processo di sostenibilità ambientale e allo stesso tempo economica e sociale, favorendo la continuità di attività industriali, ad esempio nel settore del cemento e dell’acciaio, che sono fondamentali per l’economia italiana”.

 


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