La difesa della casta di Parodi (ANM): “La fuga di notizie è grave ma non sono i magistrati a dare le veline alla stampa”
Lo ha ammesso anche il Presidente dell’Anm (Associazione Nazionale Magistrati) Cesare Parodi questa mattina a Omnibus su La7: “La fuga di notizie è un fatto molto grave che non deve accadere, meno che mai quando sono notizie che possono avere una valenza politica”.
Perfetto, ne siamo lieti. Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi e subito dopo il Procuratore aggiunto di Torino si lancia nella solita difesa della casta e aggiunge: “Il problema della fuga di notizie che affligge il sistema italiano da tanti anni non vede certamente solo i magistrati in prima linea, anzi molto spesso possono essere persone che comunque lavorano a vario titolo in ufficio giudiziario o che vengono, frequentano, hanno rapporti in ufficio giudiziario, non mi faccio dire di più, questo è il succo del problema”.
A chi o cosa si riferisce Parodi con l’espressione “Non mi faccia dire di più”? E soprattutto, in un giornale esiste un direttore responsabile e qualsiasi cosa succeda all’interno di una redazione è sotto la sua totale responsabilità, ergo dovrebbe valere lo stesso principio in una Procura, organo fondamentale per l’amministrazione della giustizia, dove appunto il Procuratore Capo dovrebbe rispondere dell’operato di chiunque a vario titolo graviti all’interno di essa.
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