Esteri

La Finlandia è Nato

di Adolfo Spezzaferro -


La Finlandia non è più neutrale: è il 31esimo alleato della Nato, con 1.340 di frontiera condivisa con la Federazione Russa. Si attua così il piano Usa di accerchiare Mosca nel Baltico. Esulta il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, che dice che ora tocca alla Svezia. “La sicurezza e la stabilità sono elementi che sentiamo forti”, “i russi cercano sempre di creare paura attorno a loro, ma noi non abbiamo paura”, ha detto Sauli Niinisto, presidente della Repubblica finlandese, durante la dichiarazione congiunta insieme a Stoltenberg nell’ambito della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato. E aggiunge: “Siamo vicini al futuro con 32 membri, con la Svezia, il cui ingresso è molto importante”.
Mentre il presidente Usa Joe Biden afferma che la Nato difenderà ogni millimetro del suo territorio, invitando la Turchia e l’Ungheria a unirsi agli altri alleati “senza indugio” nel ratificare l’ingresso della Svezia nell’Alleanza, Stoltenberg si rivolge a Mosca e Pechino: “Siamo un’alleanza di democrazie contro l’alleanza russo-cinese”. “Russia e Cina si stanno avvicinando sempre di più l’una all’altra, lavorano insieme, e questo rende le cose difficili. Per questo abbiamo bisogno dei nostri partner nell’Indo-Pacifico”, sottolinea il segretario. E per questo, aggiunge, “la sicurezza non è una questione regionale, ma globale” e “la guerra in Ucraina lo dimostra con tutte le sue ramificazioni”, fa presente Stoltenberg. “Mi aspetto che gli alleati creino un nuovo ambizioso impegno di investimenti per la difesa con il 2% del Pil per la difesa come base, non come tetto”, rilancia il segretario Nato.
Non si fa attendere la risposta di Mosca, che adotterà misure di ritorsione in relazione all’ingresso della Finlandia nella Nato. A dirlo il ministero degli Esteri russo in una nota. “La Federazione russa sarà costretta ad adottare misure di ritorsione, sia tecnico-militari che di altro tipo, al fine di fermare le minacce alla nostra sicurezza nazionale derivanti dall’ingresso della Finlandia nella Nato”, rende noto il ministero. L’adesione di Helsinki all’Alleanza atlantica crea rischi di una significativa espansione del conflitto, è l’allarme lanciato dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu parlando a una riunione delle forze armate russe. Shoigu afferma che la Nato sta rafforzando il suo programma anti-russo. Dall’inizio dell’invasione russa, i Paesi Nato hanno fornito più di 65 miliardi di dollari in assistenza militare all’Ucraina, riporta Stoltenberg. Intanto la Russia ha stanziato per la Difesa, nel 2023, quasi cinque trilioni di rubli, ossia 63,7 miliardi di dollari, secondo l’ultima legge di Bilancio. Pertanto, la spesa dell’Alleanza atlantica per aiutare l’Ucraina ha superato il budget annuale della Federazione Russa per la Difesa.
Il fronte del Baltico aumenta il rischio di escalation tra Nato e Russia. “L’ingresso della Finlandia nella Nato è il fallimento di Putin”, sostiene Stoltenberg. Ma a ben vedere si tratta di una vittoria degli Usa. L’allargamento della Nato lungo i confini della Russia è una strategia che la Nato persegue dal 1999. E non c’entra niente la paura dei Paesi confinanti con questa espansione, con questo accerchiamento ai danni di Mosca. Anche la stessa Finlandia non ha mai corso il rischio di essere invasa, ovviamente. Però adesso rappresenta un problema, per la Russia, perché Helsinki porterà gli armamenti Nato lungo il confine. Obiettivo della Casa Bianca è quello di isolare la Russia. Soprattutto come partner commerciale della Ue, a partire dalle risorse energetiche. Ora gli Usa potranno vendere a prezzi maggiorati il loro gas.
Intanto anche a Kiev scalpitano a maggior ragione per entrare nella Nato. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con l’omologo finlandese per l’ingresso formale della Finlandia nell’Alleanza un messaggio diffuso sul suo account di Telegram. “Le mie sincere congratulazioni alla Finlandia nel 74esimo anniversario della sua fondazione. Sullo sfondo dell’aggressione russa, l’Alleanza è divenuta l’unica effettiva garanzia di sicurezza nella regione e ci aspettiamo che il vertice della Nato di Vilnius avvicini l’Ucraina alla sua meta euroatlantica”, conclude Zelensky.
Ciò che è fuor di dubbio è che l’Ucraina nella Nato equivarrebbe allo scoppio della terza guerra mondiale, fintanto che in Donbass proseguirà il conflitto russo-ucraino. E’ una provocazione molto pericolosa quella di Zelensky ne confronti di Mosca, in questa fase.
“Oggi è un giorno molto importante, con la famiglia della Nato che si allarga” ma l’ingresso della Finlandia “è un segnale di insicurezza”, fa presente il ministro della Difesa Guido Crosetto. Finora la Finlandia “è sempre voluta rimanere neutrale, il fatto che abbia preso questa decisione dipende dal fatto che una parte del mondo si è sentita più insicura quindi non è una notizia particolarmente positiva”. Crosetto si dice “fiducioso del fatto che nei prossimi giorni si possa provare a ricomporre una situazione folle che si è creata in Europa e in qualche modo si possa intraprendere una strada verso la pace”. Sempre se lo vorranno Usa e Ue.

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