LA GHIGLIOTTINA – Chiede lo sbattezzo e si becca l’anatema
Un cittadino modello, una bravissima persona. Eppure giudicata “non degna” di far parte della Chiesa dal parroco di un piccolo centro del Veneto. Il motivo? Perché il quarantenne in questione avrebbe “osato” chiedere lo sbattezzo, ossia di essere cancellato dal registro battesimale della parrocchia. La curiosa vicenda, riportata dal Gazzettino, vede protagonista un signore di Chirignago, paese di 7mila anime (sì, l’abbiamo scritto apposta) vicino Mestre, e il prete di ferro della chiesa di San Giorgio. Famoso in zona per l’impegno filantropico e in particolare per i servizi alla comunità resi durante la pandemia, il malcapitato non è stato affatto premiato per la sua onestà. “Non vedo motivo di appartenere a un credo in cui non mi riconosco”, è la motivazione data per la richiesta di sbattezzo. Ma la risposta del parroco è stata durissima: “La pratica dello sbattezzo è ridicola, i registri ecclesiastici sono immutabili” (cosa non vera: è previsto annotare lo sbattezzo).
Lo sbattezzo della discordia
In una comunità dove la fede cattolica ha un ruolo importante, la crisi esistenziale e il profondo esame di coscienza del 40enne suscita non poco clamore. Così come la reazione del prete. A onor del vero, l’uomo che chiede lo sbattezzo ha ricevuto soltanto il primo sacramento e non ha mai seguito la chiesa. Forse proprio per questo il suo parroco lo ritiene indegno. Ma allora a maggior ragione perché non accogliere la sua richiesta di sbattezzo? Non sarà a causa del fatto che la pratica è gratis?
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