Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – Co-co-cocaina la versione del balbuziente e la po-li-zia

di Frida Gobbi -


Un premio alla fantasia, un plauso all’originalità di uno spacciatore albanese, che pizzicato con un etto di cocaina e altre droghe nella sua magione ha dato una giustificazione alquanto particolare per il possesso di sostanze stupefacenti. Uso personale: la polvere bianca gli serviva per curare la balbuzie. Un problema che lo metteva in enorme disagio, soprattutto in presenza delle ragazze. Un handicap che gli infondeva enorme insicurezza. Per fortuna che sniffando cocaina passava tutto e la lingua, grazie al naso, era fluidissima. Ma per il povero disagiato i problemi non finivano qui, purtroppo. Perché una volta pippata la coca, il non-più-balbuziente signore in questione doveva fumare un sacco di marijuana per lenire gli effetti della polvere magica, ossia la troppa eccitazione. Ciò spiegava la presenza dell’erba in casa. Un racconto che non ha commosso il giudice, a quanto pare. E le quantità di droga in casa erano tali da non giustificare l’originalissima terapia dell’albanese finito in manette a giugno. Ma andavano a pennello – ma tu guarda che coincidenza – per accusarlo di spaccio. Per fortuna che in prigione non deve parlare con le donne, altrimenti sai che balbuzie! E in cella è un po’ più complicato reperire la “medicina”, come la chiamava Bonacelli in Johnny Stecchino di Benigni.

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