Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – La burocrazia dell’aldilà. Il comune ti dà l’atto di morte

di Frida Gobbi -


La realtà supera sempre la fantasia: esiste un Comune che fa molto di più di quello che può accadere in un normale commissariato o caserma dei Carabinieri quando si denuncia lo smarrimento dei documenti di identità e si viene considerati come “sedicenti”. Sì, tipo “la sedicente Frida Gobbi” (mi è successo veramente), perché non hai documenti di riconoscimento per dimostrarlo. Stiamo parlando del Comune di Potenza, cintura nera di burocrazia creativa mondiale. Infatti qui è possibile richiedere il proprio certificato di morte. E’ sufficiente (oltre che essere morti e poi essere diventati zombie che si aggirano tra gli uffici pubblici in cerca di un addetto – a dire il vero ci si può ridurre così anche in vita) compilare l’apposito modulo, in cui c’è scritto: “Il sottoscritto chiede il rilascio della copia del proprio certificato di morte”. La prova è una foto pubblicata su Facebook da un avvocato, il quale ironizza: “Non vedo l’ora di morire per compilarlo. Sai che emozione”. L’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Potenza dopo che la foto è diventata virale ovviamente si è scapicollato a chiarire che si tratta semplicemente di un refuso, già corretto nei nuovi moduli. A scanso equivoci: nessun miracolo (tipo non fare la fila o ottenere subito un certificato).


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