Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – LA PIETÀ RONDANINI E PIETÀ PER BEPPE SALA

di Redazione -


Cosa non si fa pur di andare contro l’avversario politico, con il rischio di compiere un autogol a livello mediatico e d’immagine. È proprio il caso di Beppe Sala e della sua replica stizzita a Vittorio Sgarbi. Come è noto, il neo sottosegretario alla Cultura ha annunciato che il suo primo atto sarebbe stato riportare la Pietà Rondanini nella sua collocazione originaria. Il sindaco dem di Milano ha tagliato corto: “Sta bene lì dove è” (nelle sale dell’Antico Ospedale del Castello Sforzesco). Non pago, Sala ha lanciato pure una frecciatina alla premier Giorgia Meloni: “Dal punto di vista culturale forse il nuovo governo dovrebbe darsi altre priorità”. Sgarbi però è inflessibile: far tornare il capolavoro michelangiolesco nella sala degli Scarlioni è questione di “far rispettare la legge”. Ubi maior, Sala cessat, insomma. Colpisce però la brutta presa di posizione del sindaco radical chic, quasi un dispetto nei confronti della bellezza e dell’arte. Per non parlare dei visitatori del Castello Sforzesco. Speriamo che una volta riposizionata dove deve stare, Sala – pietà per lui – non vada a imbrattare la struggente scultura con la salsa di pomodoro. Che fa tanto trendy.


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