Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – Le strane profezie di Enrico mai sereno

di Redazione -


Enrico occhi di tigre Letta ormai è lanciatissimo. Forte dei suoi manifesti-lavagna dei buoni e dei cattivi, dove troneggia sfoderando un ghigno inquietante – per la serie: “Se vinco davvero io, sono cavoli vostri…” – il segretario del Pd non solo conta di trionfare alle elezioni ma anche di sbaragliare qualsiasi pretendente alla poltrona dem più alta. “Da 1 a 10 quanto si sente sicuro di rimanere segretario del Pd dopo le elezioni?”, gli chiedono. E lui replica secco: “Venti”. Così il leader dem risponde ospite a Forrest su Rai Radio 1. “Adesso siamo tutti concentrati sul 25 settembre”, taglia corto. E a chi gli fa notare che il dibattito sul “dopo Letta” è già partito, replica: “Non mi fa alcun effetto, zero”. Se nel lotto ci fosse pure lo zero, sarebbe un terno secco, che Enrico mai sereno potrebbe giocarsi a occhi chiusi, visti i presagi che dispensa. Di fronte alla forza delle sue premonizioni nulla possono gli ottusi sondaggi che danno il Pd per sconfitto e impallidiscono pure i vari Bonaccini e Decaro, pronti a sfilargli la poltrona di segretario il 26 settembre.

Nostradamus, a Letta novello Cagliostro, gli spiccia casa. Quella a Parigi, ça va sans dire.


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