Attualità

LA GHIGLIOTTINA – Lo skipper della coca sulla rotta del carcere

di Frida Gobbi -


La doppia vita del Pirata dell’ignoto: ufficialmente skipper vincitore di molte regate ma a quanto pare anche uno dei boss della Tco, famigerata organizzazione criminale transnazionale dedita al traffico di stupefacenti. E così all’ultima edizione della Barcolana, la regata più partecipata al mondo, al timone di Maxi Jena, un racer di 24 metri, non c’era il suo skipper montenegrino Milos Radonjic, ma il fratello Marko, che di solito ha il ruolo di tattico. Perché Milos, due giorni prima della gara, all’uscita dal suo albergo a Trieste è stato arrestato con un mandato di cattura internazionale spiccato dal Distretto Est di New York. Le accuse sono di traffico di droga e riciclaggio: migliaia di chilogrammi di cocaina in rotta dal Sud America all’Europa, e poi il trasferimento del malloppo ottenuto con la vendita. L’inchiesta è frutto di anni di indagini, basate anche sulla decrittazione dei messaggi che il gruppo si mandava attraverso varie app.

Lo skipper stupefacente

Lo stupefacente skipper dal canto suo ha detto che si trattava di un caso di omonimia. Ma passaporto e impronte digitali non mentono: è lui il Radonijic per il quale gli Usa hanno chiesto l’estradizione. Ora che i suoi (loschi) affari non vanno più a gonfie vele, Milos, rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, farà rotta per una prigione a stelle e strisce.


Torna alle notizie in home