Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – Se la carica di Elly schlein è un bla bla bla alla greta

di Redazione -

ELLY SCHLEIN POLITICO


Un invito irresistibile, quello di Elly Schlein al Monk di Roma (l’ex La Palma, locale glorioso di jazz live e non solo), a Portonaccio, periferico ma à la page (nulla è lasciato al caso). L’occasione è irripetibile: l’annuncio della sua candidatura a segretari* del Pd. Un locale non piccolissimo, sia chiaro (forse la Schlein non conosce l’antica regola che per fare il pienone servono spazi ridotti), in cui domenica 4 dicembre, di mattina, i fan della dem accorreranno (lei spera) numerosi. Anche perché le parole usate su Instagram dalla politica svizzero-statunitense e bolognese d’azione sono perfette per vincere a mani basse: “Abbiamo bisogno di vederci con le tante persone con cui ci siamo scritti e sentiti in queste settimane dentro il Pd e sul percorso costituente così come fuori. Abbiamo bisogno di confrontarci attorno a quella visione di futuro fatta di proposte concrete che vogliamo portare come nostro contributo a questo percorso, abbiamo bisogno di organizzarci e di costruire insieme una nuova strada che parta da noi, da voi, e che attraversi il Paese per cambiarlo”. Noi invece abbiamo bisogno di Google Translate.


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