Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – Viagra e gamberoni, ma c’è poco da ridere

di Redazione -


Con l’immagine forte, ripetuta a loop, quasi ritmata, scandita dai tg e dai titoli di giornali, del covo di Matteo Messina Denaro in cui sono stati trovati Viagra e preservativi, ancora stampata nella testa, gli italiani si ritrovano persi in un labirinto di logge massoniche. Ed ecco che ora si innestano grembiulini e compassi nell’immaginario colletivo tutto pillole blu e boss dei boss sciupafemmine (un pluriomicida che ha strangolato una donna incinta di tre mesi e sciolto un bambino nell’acido), con fisico “palestrato e depilato” che fa il simpaticone appena arrivato in prigione. Il quadro che emerge sembra un pezzo di colore, uno di quegli articoli riempitivi in cui si fa un po’ di pop, ricorrendo al gossip e solleticando qua e là. Frasi pruriginose per destare l’interesse dei lettori. Peccato che invece è l’immagine ufficiale pompata dai giornali, dalla televisione, che rimbalza sui social di Andrea Bonafede alias Matteo Messina Denaro, mafioso, assassino, che già dice che mai dirà una parola per aiutare la giustizia. Che mai si pentirà. C’è poco da ridere.

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