Editoriale

LA GHIGLIOTTINA – von der kraken, il covid e il giorno della marmotta

di Redazione -


A leggere le aperture delle edizioni online dei principali quotidiani e organi di informazione, ieri sera, ci è sembrato di stare ne Il giorno della marmotta, il celebre film in cui il protagonista rivive tutti i giorni lo stesso giorno, identico. Peccato che se il capolavoro con Bill Murray fa ridere a crepapelle, a leggere titoli come “Covid, Oms: linee guida su mascherine, tampone, isolamento” non abbiamo riso affatto. Anzi, i maschietti si sono chiusi in un gesto apotropaico (cit.). Sì, perché va bene che il Covid tira, che la paura è dietro l’angolo e ci vuole un attimo a ravvivare la fiamma dell’allarmismo mai del tutto sopita, ma siamo nel 2023. E neanche la fantomatica sottovariante cinese Kraken intimorisce per davvero (Iss dixit). In Italia è tutto sotto controllo: il rischio di prendersi il Covid da un cinese è lo stesso di quello dal salumiere sotto casa. Gli effetti (miti) sono gli stessi. I ricoveri non aumentano, le terapie intensive sono vuote. Il virus è endemico, d’altronde. Ma intanto i media mainstream giocano all’allarme Covid: l’Oms raccomanda di mettere la mascherina nei luoghi affollati e al chiuso (ancora?!). A Bruxelles già si parla di una nuova tremenda sottovariante: Ursula von der Kraken.


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