Esteri

La guerra di Gaza “sconfina”, Intelligence tratta sugli ostaggi

di Ernesto Ferrante -


Gaza – L’Iran ha negato di essere coinvolto nell’attacco alla Tower 22 nel quale sono rimasti uccisi tre militari americani in Giordania. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, citato dall’agenzia Irna, ha parlato di “accuse fatte con obiettivi politici specifici di invertire la realtà nella regione”. La Resistenza Islamica in Iraq (Al-Muqawama al-Islamiyah fi al-Iraq) è una sigla che riunisce diverse milizie filo-sciite, come Harakat Hezbollah al-Nujaba, Kataib Hezbollah, Asaib Ahl al-Haq e Kataib Sayyid al-Shuhada. Fonti americane attribuiscono ai Pasdaran un ruolo di coordinamento, ma sulla struttura e l’articolazione del “network ” non esistono al momento certezze assolute.

L’organizzazione ha rivendicato anche un’azione con aeromobili senza pilota sulle “terre occupate in Palestina”, a sostegno dei palestinesi. Hezbollah ha fatto sapere di aver lanciato un razzo Burkan contro la base israeliana di Biranit, nel nord del Paese, situata vicino al confine con il Libano. Gli israeliani hanno colpito una struttura operativa degli uomini di Nasrallah e dei Guardiani della rivoluzione in un quartiere a sud di Damasco, uccidendo sette persone. Diversi i “siti” presi di mira.

Novità sul fronte degli ostaggi. La Casa Bianca ritiene che sia possibile un nuovo accordo e giudica “costruttivi” i colloqui in merito. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, nel corso di una intervista alla Msnbc. I negoziatori di Israele, Stati Uniti, Egitto e Qatar riuniti a Parigi hanno raggiunto un’intesa, in cambio di pause a fasi nei combattimenti, della consegna di aiuti a Gaza e del rilascio di detenuti palestinesi. A rivelare i dettagli dello “scambio” è stata Nbc News, menzionando una fonte a conoscenza delle complesse trattative.

Migliaia di persone hanno manifestato a Tel Aviv e Gerusalemme per la liberazione di chi è ancora nelle mani di Hamas, mentre era in corso un’altra protesta, diretta contro il governo. E’ la sedicesima settimana consecutiva che la gente scende in piazza. Chieste a più riprese le elezioni.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato le famiglie degli ostaggi di “rafforzare le richieste di Hamas”. “Capisco che non possiate controllare le vostre emozioni, ma non è di aiuto e da quello che vedo ciò serve solo a rafforzare le richieste di Hamas”, ha aggiunto Netanyahu. Durissima e immediata la replica del Forum delle famiglie: “Netanyahu pensi a riparare gli errori” del 7 ottobre, invece di “sgridare i parenti delle vittime”. “Le famiglie incontrano i leader mondiali, guidano gli sforzi per il trasferimento di medicinali agli ostaggi, hanno portato in Israele il presidente della Corte penale internazionale e mobilitato i media e i principali influencer a sostegno di Israele e degli ostaggi”, ha affermato il Forum.

L’esercito dello Stato ebraico ha rilasciato una dichiarazione in cui rende noto di aver eliminato “decine di terroristi armati in battaglie nella Striscia di Gaza centrale”, annunciando che le attività “contro operatori e infrastrutture terroristiche continuano a Khan Younis e Gaza City”. Una scuola gestita dall’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), situata nel distretto di Rimal, a ovest di Gaza City, è stata centrata dalle Forze di difesa israeliane. L’edificio ospitava sfollati fuggiti dai combattimenti in altre aree.

Alti funzionari della sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) hanno incontrato in segreto dieci giorni fa a Riad gli omologhi di Egitto, Arabia Saudita e Giordania, per coordinare i piani per il dopoguerra e il ruolo dell’Anp nel futuro governo dell’enclave. L’evento di Riad è stato diretto dal consigliere per la sicurezza nazionale saudita Musaed bin Mohammed al-Aiban. Presenti anche il direttore generale del servizio di intelligence palestinese Majed Faraj e gli omologhi egiziano e giordano. Israeliani e americani sono stati informati sull’esito dell’iniziativa.


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