Attualità

La lingua veneta sarà insegnata all’Università in Brasile

L'iniziativa per tutelare e salvare la peculiarità del 'talian, la lingua degli emigrati veneti in Sudamerica

di Pietro Pertosa -


La lingua veneta diventa materia di studio nelle università del Brasile. La notizia è arrivata dal Sud America dove la lingua utilizzata (tra gli altri) dal grande commediografo Carlo Goldoni sarà insegnata tra i banchi delle accademie carioca. Il corso, inoltre, prevede anche lezioni di storia letteraria e approfondimenti su alcuni degli autori veneti, tra cui Marco Polo, più letti e apprezzati.

La lingua veneta in Brasile

Il corso accademico è stato attivato dall’Università federale di Santa Maria che si trova nello Stato del Rio Grande. Si tratta di un’iniziativa che fa seguito e concretizza l’accordo stretto tra l’università e l’Academia de la Bona Creansa Academia de la Lengua Veneta. Il suo direttore, il professor Alessandro Morcellin, sarà uno dei docenti del corso di lingua veneta proposto agli studenti del Brasile. E che è articolato in quindici lezioni che prevedono esercitazioni e lettorati proprio in veneto.

‘Taliano: una storia di integrazione e cultura

La presenza del dialetto, o meglio della lingua veneta in Brasile rappresenta uno dei punti cardine della storia stessa dell’immenso Paese sudamericano. È la lingua, il ‘taliano, che fonde le reminiscenze venete con la lingua portoghese. S’è creato, così, un dialetto che ha caratterizzato le comunità di veneti, e di italiani, che, a partire dal 1875, si sono riversate proprio nel Rio Grande e a Santa Catarina. “Dal 2014 il governo federale brasiliano ha definito il ’Talian, ovvero il veneto-brasileiro, come lingua riconosciuta e patrimonio immateriale del Brasile”, ha ricordato il presidente del Consiglio regionale veneto, Roberto Ciambetti.


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