PRIMA PAGINA-La maggioranza cerca la tregua dopo il caos sul canone Rai. Intervista a Raffaele Nevi
La quiete dopo la tempesta. All’indomani dei momenti ad alta tensione che si sono registrati in maggioranza sul canone Rai, il tentativo è quello far rientrare l’incidente che ha visto il governo essere messo in minoranza. E anche di abbassare i toni che negli ultimi due giorni hanno contraddistinto un confronto decisamente acceso tra la Lega, che aveva proposto la proroga del taglio del canone Rai anche per il 2025, e Forza Italia che ha votato contro la misura. “I rapporti tra i partiti di governo e, quindi anche quelli tra Forza Italia e Lega sono sempre stati e continuano ad essere buoni. Siamo d’accordo sul 95% delle cose, su qualcos’altro capita di discutere”, assicura a L’identità il portavoce nazionale azzurro, Raffaele Nevi, inizialmente tra i più duri nel commentare l’incidente con la Lega.
Dopo la bufera si tenta di gettare acqua sul fuoco, ma c’è una certa insofferenza di Forza Italia?
“Ma no, nessuna insofferenza. Sono l’opposizione e certi media che esaltano quelle tre cose sulle quali non siamo d’accordo. C’è solo stata una diversità di vedute su un emendamento, basta. Forse dobbiamo parlarci un pochino di più. Questo sì, e poi andiamo avanti”.
Quindi non c’è nessuna preoccupazione per la tenuta del governo?
“Ma no, assolutamente no”.
L’incidente al momento è superato. Ma se si dovesse riproporre la questione in un’altra sede, per esempio in occasione della Manovra?
“La posizione di Forza Italia resta comunque di contrarietà, sulla base di un’analisi precisa. Noi non siamo contrari ad abbassare le tasse come dice qualcuno, siamo assolutamente a favore della riduzione della pressione fiscale, ma non si possono spendere così tanto soldi per avere un beneficio limitato. Noi cerchiamo di mettere i soldi dove il beneficio è più importante, questo è il discorso”.
Cosa proponete?
“Vanno utilizzate bene le risorse che ci sono a disposizione, anche perché condividiamo il fatto che bisogna essere attenti a tenere i conti in equilibrio. Siccome queste risorse sono poche vanno utilizzate al meglio possibile. Ecco perché abbiamo detto no sul canone Rai, non perché siamo contrari al taglio, ma per mettere i soldi dove fruttano di più. Anche perché riducendo il canone purtroppo si fanno risparmiare 20 euro anche a chi ha un milione di euro di stipendio, quindi non è una cosa equa, mentre noi vorremmo mettere tutti i soldi a disposizione per diminuire la pressione fiscale del ceto medio”.
Con il taglio della seconda aliquota Irpef che Forza Italia vorrebbe inserire nella Manovra?
“Il tema è sempre lo stesso: quante risorse abbiamo a disposizione? I termini per il concordato preventivo adesso sono stati riaperti. Bisogna aspettare di capire quanto frutterà. Poi ci sarà anche il ravvedimento operoso di marzo, quindi i tempi potrebbero allungarsi di un po’ perché, giustamente, bisogna avere certezza delle entrate prima di definire le uscite. Vediamo cosa accadrà, anche perché la Manovra non è ancora stata chiusa”.
Per quanto riguarda, invece, alcune caselle del governo, per esempio quella di Fitto che dovrà essere rimpiazzato…
“La questione è nelle mani del primo ministro, è una sua competenza cambiare o sostituire i ministri. Farà le sue scelte e vedremo quali saranno”.
Ma cosa c’è nell’aria al di là del nome di Elisabetta Belloni?
“Ancora nulla. Tra l’altro non so neanche se quello della Belloni sia un nome effettivamente reale. È un nome che al momento circola solo sui giornali”.
È invece è possibile che sia Noi Moderati ad avere un ministero? Giorgia Meloni lo ha voluto come quarta gamba ma non sono rappresentati a livello di governo.
“Non lo so, dipenderà da cosa immagina di fare la premier”.
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