Attualità

La marcia per gli ostaggi è a Gerusalemme: in migliaia verso l’ufficio di Netanyahu

di Angelo Vitolo -


E’ arrivata alla periferia di Gerusalemme, a Mevaseret Zion, la marcia dei migliaia di israeliani che protestano per chiedere il rilascio degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre in Israele. Lo riferisce il Times of Israel, secondo cui i partecipanti intendono raggiungere nel pomeriggio l’ufficio del premier Netanyahu.

Alla marcia di protesta, che è partita da Tel Aviv tre giorni fa, stanno partecipando migliaia di persone e tra queste molti sono i parenti delle 240 persone catturate da Hamas il 7 ottobre, che da oltre un mese denunciano la mancata azione di Netanyahu per negoziarne il rilascio. Fino ad oggi solo quattro persone sono state liberate grazie al lavoro svolto dalla diplomazia internazionale e agli sforzi di negoziazione da parte del Qatar. Un quinto ostaggio è stato, invece, ritrovato e messo in salvo dalle forze israeliane.

Il primo ministro, con lui tutti i rappresentanti del governo e dell’esercito fino ad oggi intervenuti sulla questione, ha sempre affermato e ribadito che i bombardamenti e l’offensiva di terra dell’esercito di Israele nella Striscia di Gaza non si fermeranno fino a quando gli ostaggi non saranno rilasciati da Hamas.

A Gerusalemme, ancor prima dell’arrivo della marcia di oggi da Tel Aviv, le proteste contro Netanyahu erano arrivate fin sotto l’abitazione ove vive il premier. Decine di persone, compresi familiari di ostaggi in mano ad Hamas, avevano partecipato ad una protesta davanti alla casa di Gerusalemme del miliardario Simon Falic dove da diverse settimane risiede Benjamin Netanyahu, abbattendo anche le barriere erette dalla polizia intorno all’edificio.


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