Cultura & Spettacolo

La mia nuova vita fuori dal set

di Nicola Santini -


Ha un quoziente intellettivo a malapena inferiore rispetto a quello del geniale Albert Einstein e allo stesso tempi è un’icona di sensualità, talento e forza di volontà. Sharon Stone, protagonista di pellicole che sono entrate nella storia del cinema mondiale come Basic Instinct e Casinò. E a sessantaquattro anni suonati, puntualmente, continua a rubare la scena anche alle ventenni. Non appena gli impegni professionali glielo consentono, non vede l’ora di mettere la propria immagine al servizio di cause in cui crede da sempre. Negli ultimi tempi, per esempio, è stata coinvolta come testimonial dal Better World Fund, organizzazione no-profit con sede a Parigi, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui grandi cambiamenti relativi alla salute globale, attraverso la proiezione di film e documentari, l’attribuzione di riconoscimenti, la realizzazione di eventi ad hoc.
La sua è una delle carriere maggiormente ricche di traguardi raggiunti ma anche di episodi drammatici…
Se oggi sono quella che sono, lo devo soprattutto a tutto quello che mi è capitato. Nel bene e nel male. I successi, inevitabilmente, mi hanno spinto ad andare avanti e a cercare di migliorarmi e perfezionarmi sempre di piu. I momenti meno belli, invece, sicuramente mi hanno invogliato a scavare ulteriormente dentro di me fino a ottenere quel pizzico di determinazione e caparbietà che magari prima mi mancava. Per questo, oggi, posso ben dire che mi è tornato utile tutto, ma proprio tutto, quello che mi è successo nel corso degli anni.
Della società di oggi cosa le fa più paura?
L’indifferenza e l’egoismo. Purtroppo la maggior parte della gente è concentrata unicamente su se stessa, sui propri bisogni, ignorando quelli degli altri o di chi verrà dopo di noi. Prendiamo, per esempio, il grande problema dell’emergenza climatica. Per anni l’uomo se n’è infischiato di quelle che avrebbero potuto essere le conseguenze di tutto quello che stava facendo alla natura e già facciamo i conti con diversi fenomeni climatici che ci fanno pensare al peggio, visto che in pochi sembrano esserne consapevoli e vogliono prendere provvedimenti. Io spero che tutti, prima che sia troppo tardi, ci impegnassimo per salvaguardare il pianeta per il bene di chi verrà dopo di noi.
Hai sempre prestato la tua immagine per campagne contro ogni forma di discriminazione…
Lo rifarei anche domani e lo rifarò. È aberrante che al giorno d’oggi non tutti abbiano gli stessi diritti. Ma perché? A questa domanda non sono mai riuscita a dare una risposta che avesse un senso logico e credo sia molto triste.
Hai dichiarato in diverse interviste che i tre figli che ha adottato Roan Joseph, Laird Vonne e Quinn Kelly li considera i suoi più grandi successi…
Confermo. Le gioie che mi ha regalato in tutti questi anni lamia famiglia non è minimamente confrontabile alle soddisfazioni che ho raccolto sul fronte professionale. A distanza di anni, la carriera d’attrice continua a regalarmi stimoli e gratificazioni ma quando mi ritrovo con i miei ragazzi, è come se esistessimo solamente noi. Mi piace conoscere il loro punto di vista su tutto, specialmente sul mondo che ci circonda e di sapere che viaggiano continuamente lungo la stessa strada. Quello che mi importa di più, specialmente in questa fase della mia vita, è il riuscire sempre a essere considerata da loro una mamma presente e brava in tutto quello che prevede questo ruolo così complicato ma anche magico.
Sei sempre stata molto legata al Bel Paese…
Impossibile non esserlo. La genuinità degli italiani non sono mai riuscita a trovarla in nessun altra parte del mondo. Per non parlare del cibo incredibile, del buon vino. L’Italia è un posto eccezionale dove, ogni volta che vado via, poi non vedo l’ora di tornare…


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