La notte delle punture: cosa è successo in Francia alla tradizionale Fête de la Musique
Francia: torna l'incubo "needle spiking" 145 persone coinvolte, 12 arresti, alcune ragazze ricoverate.
La notte del 21 giugno 2025, mentre in tutta la Francia si festeggiava la tradizionale Fête de la Musique, un’ombra inquietante ha oscurato l’euforia collettiva. A partire dalle prime ore della sera, in città come Metz, Parigi, La Rochelle e Nantes, decine di persone – in gran parte ragazze molto giovani – hanno segnalato di essere state punzecchiate con aghi o siringhe durante i concerti all’aperto.
Il bilancio è scioccante: 145 persone coinvolte, 12 arresti, alcune ragazze ricoverate per accertamenti tossicologici. I media parlano di “punture misteriose”, ma il vero enigma non è tanto chi le abbia fatte – le indagini sono in corso – quanto perché e come.
Un fenomeno che ritorna
Questa non è la prima volta che in Francia si parla di needle spiking – o più precisamente needle pricking, ovvero punture con ago senza necessariamente somministrazione di sostanze. Il fenomeno è emerso già tra il 2021 e il 2022, in concomitanza con casi simili nel Regno Unito, e ha assunto dimensioni inquietanti: centinaia di segnalazioni, soprattutto nei locali notturni e nei festival.
Tuttavia, la stragrande maggioranza dei casi non ha mai trovato conferma tossicologica. In parole povere: i sintomi (vertigini, vuoti di memoria, malesseri) c’erano, ma nessuna droga è stata rilevata nel sangue. Nessuna siringa è mai stata ritrovata sul posto. Nessun colpevole ha confessato. Solo panico, paura e senso d’impotenza.
Psicologia collettiva o crimine sottile?
Gli esperti sono divisi. Alcuni sostengono che siamo di fronte a un fenomeno di panico collettivo, un cortocircuito psichico alimentato da paure reali, social network e ipersensibilità. Altri parlano di una forma subdola di aggressione psicologica: la puntura, anche se sterile, genera disagio, confusione, allerta sociale. E in una folla giovane, compressa, vulnerabile, l’effetto può essere devastante.
Quel che è certo è che nessuno ha il diritto di ledere la libertà e la sicurezza di chi partecipa a un evento pubblico. La sensazione di essere toccati senza consenso – magari con un ago – è già, di per sé, una violenza.
Cosa accadrà ora?
Le autorità francesi hanno promesso indagini rapide e trasparenti. Alcuni dei presunti responsabili sono stati individuati grazie alle videocamere, altri sono in custodia in attesa dei risultati dei test. Nel frattempo, è partita una nuova campagna nazionale per sensibilizzare giovani e adulti sui comportamenti da tenere in caso di sospette aggressioni.
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