Attualità

“La pace sia con tutti voi disarmata e disarmante”: Leone XIV è il primo Papa americano

di Eleonora Ciaffoloni -


Sono bastati due giorni di Conclave: la sede non è più vacante, il cardinale statunitense Robert Francis Prevost è il 267° Papa della storia con il nome di Leone XIV. Alle 18:07 di ieri, 8 maggio, è arrivata la fumata bianca, accolta con rintocchi di campane, grida e applausi da una Piazza San Pietro già gremita di fedeli. Centinaia di migliaia si sono riversati attorno a Città del Vaticano per l’Habemus Papam, annunciato dalla loggia della basilica alle ore 19:13 dal protodiacono cardinal Dominique Mamberti. Il cardinale Provost era uno dei “favoriti” prima di questo Conclave ma non era mai entrato nella cinquina dei papabili, pertanto il più volte considerato come “mediatore” americano è stata quasi una sorpresa. “La pace sia con tutti voi” sono state le prime parole dalla loggia. “Fratelli e sorelle carissimi – ha continuato – questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, tutti i popoli e tutta la terra. La pace sia con voi”. Un discorso che è continuato per diversi minuti, il nuovo Papa ha parlato di “Una pace disarmata e disarmante, umile e perseverante che proviene da Dio, Dio che ci ama tutti incondizionatamente”. Un ricordo poi al suo successore: “Ancora conserviamo nelle nostre orecchie la voce coraggiosa di Papa Francesco che benediva Roma e il mondo intero nel giorno di Pasqua. Consentitemi di far seguito a quella benedizione: Dio ama tutti, il male non prevarrà siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti, siamo discepoli di Cristo che ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce l’umanità ha bisogno di lui”. Infine un appello ai fedeli: “Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo, l’incontro, unendoci tutti in un solo popolo sempre in pace”. E in conclusione ha voluto rivolgere un nuovo saluto a Bergoglio: “Grazie a Papa Francesco e anche a tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore, per camminare insieme a voi cercando sempre la pace, la giustizia e lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù senza paura per proclamare il Vangelo”. Un annuncio atteso quello del nuovo Papa che è arrivato a meno di 24 ore dalla prima fumata dopo appena quattro scrutini: una tempistica che ha rispettato le attese e rispetto alle ultime due elezioni papali, è stata più rapida di quella di Bergoglio nel 2013 (cinque scrutini) ed esattamente come quella di Benedetto XVI (quattro scrutini). Fumata bianca che era stata anche in qualche modo preannunciata, ieri, dal cardinale Giovanni Battista Re che – fuori dal Conclave per limiti di età – aveva dichiarato da Pompei: “Auspico un fumata bianca già stasera” (ieri, ndr). E così, il cardinale Prevost è stato eletto Papa dai suoi fratelli porporati. Appena dopo il voto, prima della fumata bianca, al prescelto è stata rivolta la domanda: “Acceptasne electionem de te canonice factam in Summum Pontificem?” (Accetti la tua elezione canonica?” e dopo la risposta affermativa segue il: “Quo nomine vis vocari?” (Come vuoi essere chiamato?). Conclusa la scelta del nome, Leone XIV, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie – il monsignor Diego Ravelli – con funzione di notaio e con due cerimonieri come testimoni, ha redatto il documento con l’accettazione del nuovo pontefice e il nome che ha deciso di assumere. E mentre in piazza San Pietro la folla esulta, dentro il palazzo Apostolico l’atmosfera è densissima. Prima di salutare la piazza, il Pontefice è passato nella cosiddetta “stanza delle lacrime”, o chiamata anche “stanza del pianto”, dove ha indossato per la prima volta le vesti papali, per poi tornare nella Cappella Sistina, dove, attorno ai cardinali, ha intonato il Te Deum e ha abbracciato i suoi fratelli uno ad uno prima della cena collettiva. È l’ultimo passaggio prima dell’Habemus Papam. Ora il Papa è stato presentato agli occhi del mondo. Intanto, nei prossimi giorni sono attese le prime nomine e le linee guida del nuovo pontificato. Il mondo guarda ora a Roma, dove comincia una nuova pagina della storia della Chiesa universale.


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