Torino

La Pasqua dei torinesi all’insegna della tradizione. E in montagna sono arrivati i turisti

di Redazione -


Una Pasqua all’insegna del piacere di stare insieme, al ristorante, in gita per Pasquetta (tempo permettendo) e della riscoperta della tradizione: il quadro è tracciato dall’indagine di Ascom Confcommercio Torino e provincia sulle tendenze per il ponte pasquale.

«A casa o al ristorante, quest’anno la Pasqua è un’occasione conviviale con la famiglia e con gli amici – osserva la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa–.  Vediamo tanta voglia di stare insieme intorno ad un tavolo, con una spiccata predilezione per il pranzo tradizionale, con i sapori del territorio e delle ricette classiche. Le temperature ancora rigide e l’incognita del meteo, da un lato, limitano i pic nic all’aria aperta e, dall’altro, rendono la montagna estremamente interessante per due o tre giorni di vacanza. Non mancheranno i turisti, che continuano ad aumentare e ad apprezzare la varietà dell’offerta turistica piemontese e torinese».

Sarà anche una Pasqua segnata dal turismo. Secondo  Federalberghi sono infatti quasi 11 milioni gli italiani in viaggio per le festività pasquali. Il 92% dei vacanzieri italiani ha manifestato la preferenza per destinazioni nostrane, comprese Torino e il Piemonte. La durata media della vacanza è stimata in 3,6 notti, con una spesa media pro capite pari a 371 euro, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti.

Tra le mete preferite, certamente la montagnaAscom Oulx conferma numerose prenotazioni per gli hotel e i ristoranti, tutti aperti in questi giorni, in una stagione turistica ancora ‘piena’, con impianti attivi e piste da sci in ottimo stato nei comprensori della provincia di Torino. Pesa l’incognita del maltempo sulle seconde case, che potrebbero non essere completamente occupate.

ALBERGHI, OPPORTUNITÀ PER LE PRENOTAZIONI LAST MINUTE

Gli albergatori sono soddisfatti delle prenotazioni per il periodo di Pasqua, ma sono attese ancora conferme dell’ultimo momento. Questa flessibilità nelle prenotazioni riflette un cambiamento nelle abitudini di viaggio, con un numero crescente di turisti che optano per decisioni last-minute. Federalberghi conferma che, a livello nazionale, le prenotazioni sono state fatte piuttosto a ridosso della data di partenza: il 73,7% lo ha fatto al massimo un mese prima.

RISTORANTI, TRA MENÙ DEGUSTAZIONE E ALLA CARTA ALL’INSEGNA DELLA REGIONALITÀ

Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio, ha rilevato che sono circa 6,4 milioni gli ospiti attesi per Pasqua nei ristoranti italiani, di cui quasi 600 mila nei locali del Piemonte. E di questi, circa la metà a Torino e provincia. La spesa complessiva prevista nei ristoranti piemontesi si aggira intorno ai 45 milioni di euro, di cui circa 18 milioni nel Torinese. Gli ospiti sono per lo più piemontesi, ma non mancano i turisti, tra cui molti italiani, stimati nell’ordine del 35,2% del totale. Circa il 90% dei ristoranti è in attività, in leggero aumento rispetto all’anno scorso, con qualche chiusura per Pasquetta.

Quanto al menù, oltre il 60% dei ristoratori propone la formula “degustazione”, ad un prezzo medio di 60/65 euro, bevande incluse. Il 38% offre, invece, un menù à la carte. Quasi tutti i ristoranti hanno una proposta gastronomica legata alla tradizione e con i prodotti tipici del periodo pasquale.

PASTICCERIE, RITORNO ALLE TRADIZIONI

I trend di vendita osservati dai maestri pasticceri di Ascom Epat confermano che sulle tavole torinesi dei pranzi di Pasqua e Pasquetta non mancheranno colombe e uova di cioccolato di pasticceria. Nelle vetrine delle pasticcerie torinesi campeggiano soprattutto uova pasquali classiche, ricoperte di croccante di diversi tipi e con vari gusti. Consolidata la tendenza della copertura con il pistacchio, le nocciole, le noci e la frutta secca. (il Torinese.it)


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