Cultura & Spettacolo

LA POETICA DI IVAN DIMITROV A BOLOGNA

di Nicola Santini -


Nel calendario ufficiale di Art City Bologna 2023, in occasione di ARTEFIERA, Palazzo “Casa dei Caprara” ospita una retrospettiva di sculture in bronzo e terracotta, bassorilievi, dipinti e incisioni dell’artista bulgaro, bolognese di adozione, Ivan Dimitrov. L’esposizione è a cura di Galleria Studio Santo Stefano di Maria Gabriella Milani.
La mostra, ambientata in una suggestiva dimora privata in un palazzo storico di Via Castiglione, che apre i suoi spazi privati in esclusiva in occasione di Art City racconta, attraverso una selezione di opere realizzate tra gli anni ’80 alle esposizioni di rilievo nazionale sul tema della Natività fino ad oggi, il percorso artistico di Ivan Dimitrov: bassorilievi, sculture in bronzo e in terracotta, incisioni.
Un’ occasione unica per raccontare l’artista nelle sue progressioni fondamentali, dalle prime importanti affermazioni ad oggi: dalle prime sculture ispirate alla scuola bolognese della terracotta, passando per il percorso di candidatura dei Portici Bolognesi a Patrimonio Unesco, fino a Giocattoli e Ricordi – voci dal passato, presentata nell’ambito di Art City White Night 2022.
L’esposizione, allestita presso Palazzi Casa dei Caprara, un fascinoso contenitore che apre i suoi spazi privati in esclusiva in occasione di Art City presenta opere che spaziano dalla scultura alla pittura, dall’arte grafica ai bassorilievi. Numerose le opere inedite, come i bassorilievi raffiguranti Milano e Venezia e le sculture dedicate al tema del nudo artistico.
“La tecnica prescelta non è determinante: siano bronzi, terrecotte, incisioni, l’amore per la materia plasmata dall’immediatezza emotiva traspare sempre: una materia che nelle mani dell’artista diventa vitale, pulsante, descrive l’anima nel continuo dialogo con la vita creando sorpresa, fascino e suggestione.
Le sue interpretazioni coinvolgenti e intense trasformano il figurativo in una ininterrotta, potente ed accattivante poesia il cui fine è la ricerca costante dell’uomo e delle sue testimonianze, siano cavalli, nudi femminili, clown e maschere, paesaggi urbani.
Approda ad esiti diversi sempre sorretti da una padronanza espressiva forte e sostanziosa e al tempo stesso lirica e delicata, dimostrandosi conoscitore appassionato ed intimo del cuore umano.
Non è mai marginale, banale, semplicemente discorsivo, ma intenso e intuitivo, trasformando anche il dettaglio in risorsa vitale ed espressiva.
Poliedrico e versatile, Dimitrov ascolta con attenzione le lusinghe del reale per fonderlo profondamente con il sentimento, l’emozione, la “leggerezza sottile dell’essere” di ciascuno dei suoi soggetti, di ciascuno di noi. ” Celide Masini. Definito un personaggio eclettico, introverso, imprevedibile, il suo linguaggio figurativo riesce a interagire con il pubblico senza intermediazioni. La sua arte è stata spiegata come un “concetto di modernità e di attualità senza ricorrere a sotterfugi estetici, a incomprensibili mimetizzazioni, all’insulto provocatorio, alla fredda e tecnologica immagine multimediale”.
Ivan Dimitrov nasce nel 1958 in Bulgaria e, ancora adolescente, arriva a Bologna dove completa gli studi artistici.
Negli anni successivi, mentre la curiosità lo spinge a viaggiare tra le città d’arte italiane, in Europa e nel mondo, già comincia a profilarsi quel legame intimo con Bologna che nel tempo si rivelerà una costante e inesauribile ispirazione.
Ed è proprio la scuola bolognese della terracotta, insieme alle sue caratteristiche espressioni artistiche come le piccole sculture di Cleto Tomba, a influenzare da subito l’estro di Dimitrov che, negli anni ’70, espone le proprie sculture in terracotta di piccole e medie dimensioni sull’intero panorama nazionale, in mostre organizzate a Firenze, Napoli, Milano.

Negli anni ’80, a Bologna, Dimitrov avvia un proprio studio aperto al pubblico dove espone le proprie opere. Un decennio più tardi, sempre a Bologna, ha inizio la collaborazione, ancora attualissima, con la Galleria Studio Santo Stefano, dove le opere di Dimitrov vengono esposte in permanenza. È in questi anni che il suo legame con la città emiliana si fa ancora più profondo: Dimitrov collabora con il centralissimo quartiere Santo Stefano alla realizzazione di eventi artistici e culturali dedicati ai giovani. Considera Bologna, che lo celebra con questa mostra, la sua patria artistica.

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