Attualità

La “prima” di Giuli, il segnale del suo “sacerdozio civile” in via del Collegio Romano

di Angelo Vitale -


Il ministro della Cultura Alessandro Giuli alla sua “prima” in Parlamento. Lunedì scorso era arrivato a Palazzo Chigi nel primo pomeriggio e ci aveva passato un’ora e mezzo a colloquio con la premier Giorgia Meloni. Poi era andato nella sede del ministero in via del Collegio Romano e già lì aveva dato la cifra di un diverso approccio anche al mondo dell’informazione che conosce benissimo: “Ci sarà modo di parlare di tantissime cose al momento opportuno. Buon lavoro, ci vediamo presto”.

Stamattina, a Montecitorio per rispondere all’insidiosa interrogazione del renziano Davide Faraone sulle ultime nomine del suo predecessore, il primo abbraccio lo ha dedicato a sua sorella Antonella, storica addetta stampa di Fratelli d’Italia (“una sorella d’Italia da salutare…”) e poi scambiato brevi parole anche con tre parlamentari di opposizione: Gianni Cuperlo del Pd, Nicola Fratoianni di Avs, la dem Laura Boldrini.

Nella sua risposta a Faraone, ovviamente replicata dal renziano con una soddisfazione accompagnata dall’abituale schermaglia polemica come nello stile delle Camere, la cifra del “sacerdozio civile” cui vuole prestare impegno. Così lo ha definito, nell’introduzione al suo libro “Gramsci è vivo”, il modello cui deve adeguarsi ” chi ricopre un ruolo istituzionale, invariabilmente sottoposto a un processo di spersonalizzazione attiva che ne ridisegna l’equazione individuale secondo uno schema che supera la parte in nome del tutto: dal Quirinale in giù, costui o costei personifica il corpo civico della nazione”.

Per la cronaca parlamentare, in questa sua “prima” Giuli si è detto “non offeso” dalle nomine fatte da Gennaro Sangiuliano per una commissione che si occuperà di vagliare le richieste di finanziamenti per il cinema. La comporranno 15 persone, non 18 come sosteneva Faraone. Giuli intende verificarla e rivederla, specie sul versante dell’equilibrio di genere non rispettato, stranamente – ha sottolineato – non rilevato finora dall’opposizione. E in questa commissione Giuli aggiungerà competenze a quelle già presenti, citando tra queste il noto critico Paolo Mereghetti. “Certamente – ha puntualizzato – non un cliente di Sangiuliano”.


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