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La Rai lancia il confronto in tv: 2 ex premier sfidano la Meloni 

La Rai ha deciso: le serate del 7 e 15 settembre saranno dedicate al confronto tra i leader delle principali coalizioni che si sfideranno alle elezioni. Dagli uffici della tv del servizio pubblico non trapela nessuna anticipazione sul format ma si va verso un confronto all’americana.

di Redazione -


Il 7 e il 15 settembre due serate dedicate ai leader delle coalizioni. Nessuna anticipazione sul format, attenzione alla par condicio.

Se è vero che il confronto premia chi è in svantaggio, centrosinistra e terzo polo possono accogliere con grande favore la decisione della Rai di dedicare due serate al “faccia a faccia” tra i duellanti per le elezioni del 25 settembre.

Ieri l’azienda di servizio pubblico ha annunciato che “in vista della tornata elettorale del 25 settembre, nel più ampio contesto delle iniziative editoriali già avviate, la Rai inviterà al confronto i leader delle diverse formazioni politiche. Il Tg1 e la Direzione Approfondimento organizzeranno due ‘Serate Speciali – Il confronto’ in cui si realizzerà un dibattito elettorale televisivo secondo un format prestabilito”. Le anticipazioni delle due serate, che andranno in onda il 7 e il 15 settembre, fanno prevedere una formula da “confronto all’americana”, anche se dagli uffici Rai non si spoilera nulla: “Esattamente come accade in occasione dei grandi appuntamenti elettorali internazionali – ci si limita ad anticipare – sarà predisposto un sistema di regole d’ingaggio puntualmente definite per garantire ai protagonisti parità di condizioni e, al contempo, per assicurare ai telespettatori un dibattito che sia quanto più approfondito e coinvolgente”.

Facile immaginare che si tratterà di una tribuna con quattro postazioni per i leader delle principali formazioni in campo. Proprio lo schema auspicato dall’”americano” Calenda, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’amo, puntualmente raccolto dalla Tv di Stato, a conferma di un rapporto felice tra l’ex ministro e i media.

E non a caso uno dei primi a commentare positivamente la scelta è stato il suo sodale Matteo Renzi, che amerebbe vedersela faccia a faccia con Berlusconi. “Sarò candidato anche a Milano – ha detto il leader di Italia Viva -. Mi piacerebbe tanto fare un bel confronto col presidente Berlusconi”.

Ma in un’elezione che i sondaggi danno per scontata non mancheranno i motivi di interesse, scaturiti dagli incontri-scontri tra i leader nei vari collegi di elezione. Quello tra il Cavaliere e l’ex rottamatore guadagna i titoli ma sul piano dell’interesse non è certo da meno la sfida che aspetta Calenda e la Bonino dalle parti della “ztl” romana. Dopo una breve liaison, interrotta per la grande fuga del leader di Azione dal patto con Letta, i due non se le mandano a dire. La Bonino appare particolarmente inacidita e Calenda prova a stopparla: “Se almeno la smettesse di insultare…”.

E a proposito di ex amici, promette scintille anche il probabile “vis a vis” tra Conte e Di Maio. Sono in molti a ritenere che il capo dei pentastellati piazzi il suo ciuffo proprio sullo stesso fronte in cui sarà impegnato l’ex capo politico dei Cinquestelle e attuale frontman di Impegno Civico. Dovrebbe essere la Campania il terreno dello scontro e ci sarà da divertirsi se effettivamente dovesse verificarsi un’ipotesi del genere, considerati i precedenti tra i due e soprattutto le parole al veleno che l’ex premier ha indirizzato verso Di Maio all’indomani della sua fuoriuscita dal Movimento per fondare il nuovo sodalizio con l’ex dc Tabacci.


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