Esteri

La richiesta dei super ricchi: “Tassateci di più”

di Alessio Gallicola -


“Il sistema fiscale attuale non è giusto, essendo milionari lo sappiamo bene. E allora dobbiamo chiedere a chi governa di cambiarlo”. La sostanza del messaggio è questa ed è contenuta in una lettera che un gruppo di 102 super ricchi di nove paesi ha pubblicato in occasione della settimana dell’agenda del World economic forum di Davos. I Paperoni chiedono a governi e responsabili economici un impegno ad aumentare le tasse ai milionari per contribuire a ridurre la disuguaglianza e aumentare i servizi pubblici, in primis la sanità.

“Se partecipate alla “Davos online” del World Economic Forum che si tiene a gennaio – dicono – significa che fate parte di un gruppo esclusivo di persone che stanno cercando una risposta alla domanda che si cela dietro al tema del forum di quest’anno: come possiamo lavorare insieme e ripristinare la fiducia?”. La risposta, si legge nella lettera, non si potrà mai ritrovare “in un consesso per pochi intimi, circondati da altri milionari e miliardari, e dagli uomini più potenti del mondo. Anzi, se vi soffermerete a pensarci, scoprirete che voi stessi siete parte del problema. La fiducia — nella politica, nella società, nel prossimo — non si costruisce nei salottini accessibili soltanto ai molto ricchi e ai più potenti. Non si costruisce con le mani di miliardari che viaggiano nello spazio e che accumulano fortune grazie alla pandemia, senza pagare praticamente tasse e pagando salari da miseria ai proprio operai”.

Sembrerebbe la tipica rivendicazione delle classi meno abbienti e invece tra i firmatari della lettera, ribattezzati “Patriotic millionaire”, persone con entrate superiori al milione di dollari annuo o con un patrimonio oltre i 5 milioni, rientrano magnati del calibro di Morris Pearl, ex numero uno del fondo Blackrock e Abigail Disney, erede della grande casa di produzione creata dal grande Walt.

L’idea del messaggio è nata dalla pubblicazione di uno studio secondo il quale la ricchezza delle dieci persone più ricche del mondo, durante la pandemia, è raddoppiata. È il momento, quindi, di ricostruire la fiducia e lo si può fare “attraverso la trasparenza, in democrazie rodate, eque e aperte che offrono servizi e sostegno di qualità a tutti i loro cittadini. Il pilastro di una democrazia forte è un sistema fiscale giusto. Un sistema fiscale equo. Essendo dei milionari, sappiamo che il sistema fiscale esistente non è giusto”.


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