Attualità

La risposta di Mosca ai leader Ue: Volantino nazista

A cinque giorni dal vertice Trump-Putin in Alaska, la Russia sfodera nuovamente la sua aspra retorica

di Giorgio Brescia -


La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in una risposta diffusa poche ore fa, ha attaccato duramente i leader europei, Italia compresa, definendo la loro dichiarazione congiunta sul sostegno all’Ucraina come “un altro volantino nazista”.

Zakharova ha lamentato che l’ufficio di Zelensky abbia pubblicato una dichiarazione congiunta dei leader dell’Ue e di Ursula von der Leyen chiedendo un cessate il fuoco. Ha persino usato il termine “necrofília” per descrivere il legame tra presidenza ucraina e Ue, con parole molto dure e provocatorie.

La risposta durissima di Mosca ai leader Ue

Una forte accusa retorica diretta a screditare e delegittimare la dichiarazione europea di sostegno a Kiev e di impegno per una pace che non passi per la resa russa, ma che coinvolga l’Ucraina nel processo di negoziazione.

Parole che si inseriscono in un contesto di tensioni crescenti con un imminente summit tra Trump e Putin in Alaska, dove si discuteranno possibili piani di pace, con forti timori da parte ucraina di decisioni prese senza il loro pieno coinvolgimento.

Le parole di Zakharova

“La dichiarazione dei leader europei sui negoziati sull’Ucraina è un altro volantino nazista – ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo -. L’ufficio di Zelensky ha pubblicato una dichiarazione congiunta dei leader di alcuni paesi dell’Ue e di Ursula von der Leyen, chiedendo un cessate il fuoco. Ma non (un cessate il fuoco) del tipo che si otterrebbe interrompendo le forniture di armi ai terroristi di Kiev. Al contrario, un altro volantino nazista sostiene che il successo nel raggiungimento della pace in Ucraina possa essere ottenuto solo esercitando pressioni sulla Russia e sostenendo Kiev” e ha descritto il rapporto fra presidenza ucraina e Ue come “necrofilia”.

Una metafora aspra, per indicare un rapporto che lei considera perverso e anormale, implicando che l’UE e Kiev siano legate in maniera non naturale e malsana, secondo la retorica russa che critica aspramente il sostegno occidentale all’Ucraina nel conflitto con la Russia.


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