Cultura & Spettacolo

La scena techno di Berlino è diventata patrimonio Unesco

di Martina Melli -


La scena techno di Berlino è diventata parte del patrimonio immateriale Unesco, insieme ad altre cinque tradizioni tedesche. Istituita nel 2003, la lista del patrimonio culturale immateriale è stata concepita per sostenere e preservare le tradizioni e le espressioni culturali, tra cui la musica, credenze, artigianato e festività. Attualmente in Germani sono 150 le voci in questa lista Unesco.

Berlino è nota da tempo per la sua vivace scena di club techno, che ha avuto origine nei primi anni ’90 e ha rappresentato il ritorno alla vita e all’ottimismo dopo la caduta del muro di Berlino. E’ stata la società no-profit chiamata Rave the Planet a guidare la campagna affinché la scena techno di Berlino diventasse parte dell’Unesco, organizzando rave dedicati nel 2022 e 2023.

“Negli anni successivi alla riunificazione, un terzo di Berlino Est era vuoto”, ha detto a NPR Tobias Rapp, scrittore e autore culturale. “Non c’era nessuno che viveva lì. Era una città fantasma. Quindi giovani come me e altri hanno preso gli spazi. Hai un magazzino vuoto o una vecchia fabbrica vuota, entri e dici: “Cosa posso fare con questo?” Fai una festa. Non importa la crisi, i berlinesi sanno che ballare è la risposta”.

“La decisione ci aiuterà a far sì che la cultura dei club venga riconosciuta come un settore prezioso, protettivo e promotore. Mentre l’opera, i teatri e le sale da concerto sono da tempo riconosciuti come parte della cultura, i club musicali faticano sicuramente a essere considerati come parte integrante della cultura”, ha commentato sui social la Clubcommission Berlin. Essere considerati parte del patrimonio culturale dell’UNESCO consentirà ai techno club di Berlino di accedere a maggiori finanziamenti e sostegno da parte del governo.


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