Politica

La sfida finale di Schlein: l’appello a donne e giovani

di Domenico Pecile -

STEFANO BONACCINI CANDIDATO ALLA SEGRETERIA DEL PD ELLY SCHLEIN CANDIDATA ALLA SEGRETERIA DEL PD


Elly Schlein ci crede ancora, nonostante i dati usciti dal voto dei circoli la collochino a rimorchio di circa 18 punti dal suo rivale, Stefano Bonaccini. Per lei la rimonta è possibile, convinta che domenica il voto ai Gazebo – dove potranno votare anche i non iscritti – il risultato potrebbe essere ribaltato. Per la rimonta si affida soprattutto al voto delle donne e dei giovani, specie quelli che guardano con simpatia al Pd ma sono estremamente diffidenti nei confronti della classe dirigente. E non è un caso che affermi con orgoglio che “siamo riusciti ad assicurare in tutti i collegi, che sono più di 90, capolista donne e giovani. Ci sono 67 capolista donne, è la prima volta, sono più dei due terzi. Un risultato fondamentale per una nuova classe dirigente fatta da chi è stato più schiacciato negli ultimi anni dalle logiche di cooptazione”. E le liste cui fa riferimento la vice governatrice dell’Emilia afferiscono a quelle collegate ai due candidati e che serviranno a eleggere il nuovo Parlamento dem, che – ovviamente – sarà lo specchio dei nuovi equilibri interni. Il termine per la presentazione di queste liste è scaduto martedì. L’assemblea è composta da 600 membri cui si aggiungeranno parlamentari e big. Nella nuova assemblea sarà garantita una quota di rappresentanza alla mozione di Gianni Cuperlo così come prevede lo Statuto per i candidati alla segreteria che non arrivano alle primarie dei Gazebo e rinunciano a sostenere altre candidature. Insomma, una sfida dentro la sfida e non certo di secondo ordine perché il segretario del Pd che succederà a Enrico Letta dovrà fare i conti con questo “parlamento” dem. E se la Schlein conta di ribaltare il voto affidandosi soprattutto a donne, giovani, scontenti e innovatori, Stefano Bonaccini conta di vincere la volata affidandosi soprattutto – come si evince dalle liste che ha presentato – a giovani sindaci, segretari di circolo, amministratori locali di piccoli e grandi comuni e consiglieri comunali (non a caso tra i suoi principali sponsor ci sono i governatori della Campania e della Puglia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano). I big in corsa per il governatore dell’Emilia Romagna sono infatti pochi e quando compaiono, come il sindaco do Torino, Stefano Lo Russo, e quello di Bergamo, Giorgio Gori, sono candidati agli ultimi posti con il dichiarato intento di spingere la lista. Nel Lazio, per Bonaccini corre anche Alessio D’Amato, assessore alla Sanità con Zingaretti e candidato presidente alla Regione e l’ex sindaco di Brescia, Emilio Del Bono. Per la “pasionaria” entreranno nell’assemblea, se eletti le ex Sardine che hanno deciso di iscriversi al Pd per sostenerla come il leader Mattia Santori. Ma è nutrita anche la pattuglia che proviene da Articolo 1 di Bersani come la ex deputata Giovanna Martelli, il segretario regionale dell’Emilia Romagna, Lanfranco De Franco, lo scrittore Bruno Monorchio di Genova. “Mi sono votata alle primarie e mi voterò anche domenica, non voterò certo per l’altro. Se la mia fidanzata voterà per me? Non lo so, non mi sono informata, ma escludo che voti per Bonaccini”, ha dichiarato la candidata ospite di Un giorno da pecora. E alla domanda se questa campagna elettorale è stata faticosa, ha risposto così: “Sono dimagrita parecchio, sembro un geco, quando abbiamo mangiato lo abbiamo fatto in orari sregolati. Quanti chili ho perso? Non lo so, ma mi cadono le braghe”. E alla Schlein sta tirando la volata soprattutto Andrea Orlando. Il quale ha riferito che “Cuperlo mi sembra coerente” nel non volere dare indicazioni di voto “per le primarie, ma vedo una più forte consonanza tra la sua piattaforma e quella di Schlein anche se non tiri nessuno per la giacchetta”. E sempre Orlando ha sottolineato che “le primarie sono un momento di effettiva partecipazione politica”, cosa che non accade negli altri partiti. Non solo, ma “anche 150 mila persone che che partecipano” ai congressi dei vari circoli “in una fase così difficile per la politica è un risultato che non va buttato via, dunque mettiamocela tutta per una grande partecipazione domenica”.

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