Torino

La storia dei francesi a Oulx: da Luigi XIII a Richelieu

di Redazione -


Assassinato in via Roma, nel centro di Oulx, davanti a una casa con due delfini e dei gigli scolpiti sulla facciata. Morì così, 400 anni, fa il “capitano La Cazette”, personaggio storico di Oulx, soprannome di Jean Borel, noto anche come Claude Arlaud Borel. Ma chi era costui? Chi va a Oulx d’estate o d’inverno e passa a piedi nel borgo inferiore della cittadina dell’Alta Valle di Susa, in via Roma appunto, lo può incontrare quando vuole. O meglio, trova la casa in cui è nato quando Oulx faceva parte del Delfinato, una delle antiche province francesi. Era soprannominato “il Capitano” per il suo ruolo di governatore dei forti di Briançon e Exilles nonché comandante militare delle truppe reali francesi nel Delfinato e in Alta Valle Dora durante le guerre di religione nel XVI secolo. Difese i cattolici dagli attacchi dei protestanti valdesi che poi si vendicarono facendolo fuori nel 1590, all’età di 70 anni, in quella che oggi si chiama Casa Ambrosiani. Oggi lì c’è un negozio che vende sedie da giardino e un ferramenta all’angolo.

La sua dimora fu una grande casa cinquecentesca con finestre in pietra che si vede ancora oggi. Cent’anni dopo in questo edificio si trasferì la famiglia Des Ambrois, altro nome storico di Oulx, e, malgrado la distruzione subita dopo l’uccisione del Capitano La Cazette, rimase pur sempre la più bella abitazione del paese. Tanto è vero che ospitò illustri personaggi come Luigi XIII di Borbone, Re di Francia dal 1610 al 1643, che trascorse a Oulx un periodo di villeggiatura, nientemeno che il cardinale Richelieu e il Duca d’Orléans di ritorno dall’assedio di Torino del 1706. Non solo ma questa casa storica accolse perfino il Connestabile Lesdiguières, comandante dell’esercito francese, che, secondo molti storici, sarebbe il mandante dell’assassinio di La Cazette, la cui morte sancì la fine del partito cattolico in Alta Valle di Susa. Sono molti a Oulx i riferimenti storici all’epoca francese. Nella parte alta del paese spicca la Torre Delfinale del Trecento, di proprietà del Delfino di Francia, che Des Ambrois fece restaurare salvandola dal degrado e ogni anno, nella prima domenica di ottobre, si svolge la “Fiera Franca”, kermesse zootecnica e commerciale che celebra i prodotti locali valsusini. In tutta la sua storia Oulx fu un punto di transito obbligato per eserciti, pellegrini e mercanti diretti oltre le Alpi come alla fine del ‘400 quando il paese fu attraversato dall’esercito di Carlo VIII che concesse agli abitanti di tenere una fiera, appunto la Fiera Franca, esente da tasse, in cambio del loro sostegno al Re di Francia.       

Filippo Re ilTorinese.it


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