Attualità

La storia dell’ingegnera ornela casassa “smettiamo di accettare contratti da fame”

di Eleonora Ciaffoloni -


Il rapporto tra giovani e mondo del lavoro porta molto spesso a un disagio reciproco. Tra chi sostiene che questi giovani “non hanno voglia di lavorare” e questi giovani che invece invocano maggior rispetto e riconoscimento – soprattutto economico. L’ultima testimonianza di disagio nel mondo del lavoro è quella dell’ingegnera ligure Ornela Casassa, 27 anni, che si è trovata di fronte a una particolare proposta al termine del tirocinio di sei mesi in uno studio ingegneristico. “Erano soddisfatti di avermi nel team” racconta “e mi hanno proposto una collaborazione a 900 euro a partita Iva che significano 750 euro netti, tolte le tasse. Solo 150 euro in più rispetto al tirocinio”. Uno schiaffo, racconta Ornela. Eppure, succede a molti: la richiesta di una collaborazione a partita Iva al posto di un’assunzione è per molti settori all’ordine del giorno, come lo sono i piccoli aumenti nello scatto di posizione. A far emergere la storia di Ornela non è solo il suo status di consigliera regionale in Liguria, ma anche e soprattutto un video sui social. Il video che ritrae il suo sfogo ha collezionato oltre un milione e mezzo di visualizzazioni su TikTok ed è rimbalzato su moltissimi canali Instagram.
Un racconto della propria esperienza, ma anche un monito a chi, come lei, si trova o si è trovato in situazioni simili. Ornela spiega “Ho detto no perché non è giusto”, per nessuno: né per chi è privilegiato né per chi un certo lavoro diventa impossibile da rifiutare. Allora, alla fine il suo messaggio è forte “Chiediamo di non abbassare l’asticella” e quindi ai giovani il messaggio è chiaro: non accontentatevi.


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