Esteri

La Striscia di sangue. Mai così tanti morti a Gaza

di Ernesto Ferrante -


Bagno di sangue a Gaza. Sono stati 704 i palestinesi uccisi in sole 24 ore negli attacchi israeliani sulla Striscia. Circa 305 i minori. Si tratta del più alto numero di morti nell’arco di una giornata dall’inizio delle ostilità.

Sotto il fuoco di Tel Aviv è caduto anche un giornalista palestinese, Saed al-Halabi, che lavorava per la tv Al-Aqsa. Nel corso del conflitto, secondo alcuni media, hanno perso la vita finora 21 giornalisti palestinesi.

Le forze armate israeliane e lo Shin Bet hanno eliminato il comandante di Hamas del Battaglione Nord di Kahn Younis, Taysir Mubasher. Lo ha annunciato l’esercito dello Stato ebraico. Mubasher, hanno spiegato i militari, ha avuto “una vasta esperienza nelle forze armate di Hamas come comandante e ha diretto attacchi terroristici. Inoltre è un parente di alti dirigenti di Hamas, tra cui Mohammed Deif, il comandante supremo dell’ala militare del gruppo, le Brigate al Qassam”.

Otto militari siriani sono stati uccisi nell’attacco aereo di Israele su Daraa, in risposta al lancio di due razzi.

“L’Iran ha aiutato direttamente Hamas prima della guerra con esercitazioni, forniture di mezzi da combattimento, finanziamenti, con informazioni e tecnologie”, ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. “Anche in questo momento, ha aggiunto, l’aiuto dell’Iran si esprime mediante l’intelligence e l’incitamento nelle reti sociali contro Israele”.

Washington è nel mirino delle autorità di Teheran. Gli Stati Uniti sono “i complici certi” di Israele nelle “atrocità commesse dal regime sionista a Gaza”. Lo ha dichiarato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, sottolineando che “le visite dei capi di Stato di alcuni Paesi ‘maligni e tirannici’ nei territori occupati da Israele indicano la loro preoccupazioni riguardo al collasso del regime sionista”.

Il capo di Hezbollah, Hassan Nassrallah, ha incontrato a Beirut il capo della Jihad islamica palestinese Ziad Nahleh e il vice capo dell’ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri. A riferirlo è stata la tv al Manar.

In una nota si legge che è “stata fatta una valutazione delle posizioni assunte a livello internazionale e regionale e di ciò che i partiti dell’Asse della resistenza (guidato dall’Iran) devono fare in questa fase delicata per raggiungere una vera vittoria per la resistenza a Gaza e in Palestina e per fermare la brutale e sleale aggressione contro i nostri fratelli oppressi”.


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