C’è un buco di sette ore che può svelare i dettagli della tragedia di Crotone. Poi c’è un buco di 12 anni in cui l’Unione Europea ha fatto solo finta di occuparsi di migranti. L’Italia oggi ha il compito di chiarire esattamente cosa sia avvenuto nel mare e perché quelle persone, quei bambini siano morti. E poi ha il compito di alzare per l’ultima volta la voce e pretendere che i signori di Bruxelles, che di queste morti sono colpevoli, smettano di mentire perché se risolvessimo tutto con un processo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi avremmo fatto la solita figura dei poveri. Per ora le informazioni sono frammentarie, lui è tirato in ballo, ma non può essere anche stavolta il capro espiatorio di un sistema che ha chiuso gli occhi sul più grande cimitero del pianeta dopo l’ecatombe della Seconda Guerra Mondiale. Quel Mediterraneo che tutti invocano e di cui nessuno si occupa, quel Mare Nostrum lasciato a noi da una Unione Europea che a distanza di 12 anni dall’allarme immigrazione che ha invaso come mai prima nella storia il nostro continente ci mostra come il futuro del mondo che passa per l’Africa e per l’India, dove ieri Giorgia Meloni è atterrata, non possa realizzarsi prima che la vecchia Europa dimostri di saper fermare l’ecatombe che da troppi anni insanguina quel confine culturale e spirituale..
LA VERITÀ NECESSARIA

C’è un buco di sette ore che può svelare i dettagli della tragedia di Crotone. Poi c’è un buco di 12 anni in cui l’Unione Europea ha fatto solo finta di occuparsi di migranti. L’Italia oggi ha il compito di chiarire esattamente cosa sia avvenuto nel mare e perché quelle persone, quei bambini siano morti. E poi ha il compito di alzare per l’ultima volta la voce e pretendere che i signori di Bruxelles, che di queste morti sono colpevoli, smettano di mentire perché se risolvessimo tutto con un processo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi avremmo fatto la solita figura dei poveri. Per ora le informazioni sono frammentarie, lui è tirato in ballo, ma non può essere anche stavolta il capro espiatorio di un sistema che ha chiuso gli occhi sul più grande cimitero del pianeta dopo l’ecatombe della Seconda Guerra Mondiale. Quel Mediterraneo che tutti invocano e di cui nessuno si occupa, quel Mare Nostrum lasciato a noi da una Unione Europea che a distanza di 12 anni dall’allarme immigrazione che ha invaso come mai prima nella storia il nostro continente ci mostra come il futuro del mondo che passa per l’Africa e per l’India, dove ieri Giorgia Meloni è atterrata, non possa realizzarsi prima che la vecchia Europa dimostri di saper fermare l’ecatombe che da troppi anni insanguina quel confine culturale e spirituale..