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La Wanda Gastrica: “Finalmente le Drag Queen in televisione, più show meno dolore”

di Nicola Santini -


Nel mondo Drag è un’istituzione. Da 10 anni al timone del concorso Miss Drag Queen+, Diego Claudio, più conosciuto come La Wanda Gastrica, domina la scena di un’arte che sta sempre più prendendo spazio anche nella tv più pop. E che dall’autunno dovremmo veder sbarcare anche in casa Rai. A lei L’identità ha chiesto un’istantanea, che è arrivata, sembra un paradosso, senza fronzoli.

La gente, anche grazie alla tv ha scoperto il mondo delle Drag Queen, un tempo “relegato” alla sola vita notturna…
Il fenomeno è stato sdoganato. Un tempo le drag lavoravano nei locali etero egay ma erano vissute come un sottobosco, non c’era una particolarità, una visibilità specifica. Nel tempo il pubblico si è fidelizzato ed è anche più critico. Non basta una parrucca e un travestimento perché uno spettacolo sia divertente: ora il pubblico ha il proprio gusto, c’è più cultura. Ognuno segue la sua Drag come si fa con gli altri artisti, siano cantanti, ballerini o attori.

E dall’interno come è vissuto il cambiamento?
Ci sono lati positivi e negativi: c’è più attenzione all’immagine da una parte, anche da parte di chi è della vecchia guardia e pensa che nel mestiere la cosa importante sia saper gestire una situazione e intrattenere, indipendentemente dall’aspetto fisico. L’immagine, oggi, è diventata più ricercata. Ci sono due scuole: la mia, migliorarmi per dignità (ride, ndr) ma rimanendo attaccato anche ai contenuti, mai volgari. La seconda scuola , influenzata dal drag race (il programma americano cult di Rupaul), che si muove più alla ricerca di una propria femminilizzazione del proprio personaggio senza pensare troppo ai contenuti.

Portare una novità in tv richiede a volte compromessi. Da Discovery ora si passa alla Rai. Cosa pensi?
E’ importante che la professione abbia visibilità. Non ho amato come è stata rappresentata finora, perché trovo che il nostro mestiere sia una forma d’arte. Avrei puntato più sulle capacità che sui drammi famigliari, che hanno già fin troppo spazio altrove. Siamo contenuti artistici, spettacolo, non tv del dolore.

Drusilla. Che ti sembra?
Ci ha messo molto tempo a guadagnarsi il giusto spazio però ben venga. Viene da una buona esperienza, sa stare alla larga dalla sovraesposizione, è una persona intelligente.

Parietti alla conduzione di un talent per Drag Queen, si o no?
Decisamente sì. E’ da sempre una frociarola amatissima da tutti noi, non immagino nessuno di più adatto.


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