Cronaca

L’alluvione, il clima e l’uomo

di Domenico Pecile -


L’eccezionale sfuriata di maltempo che da diversi giorni insiste su buona parte dell’Italia (gravi disagi anche nel Salentino per le forti raffiche di vento) si è accanita particolarmente sull’Emilia Romagna con morti, comunità evacuate, crolli, esondazioni, allagamenti, viabilità interrotta in diversi punti. Le precipitazioni hanno raggiunto massimi storici mai registrati. La Regione è in ginocchio e per bocca del suo presidente, Stefano Bonaccini, ha già chiesto lo stato di calamità. Immediata la risposta del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci. “Ho appena firmato il decreto – ha detto – per disporre la mobilitazione straordinaria della Protezione civile. Ho così accolto la richiesta del presidente della Regione a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito in particolare nelle ultime 48 ore le province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Ferrara”. Anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha chiamato Bonaccino attorno alle 14 di ieri per fare il punto sull’alluvione e manifestare tutta la sua vicinanza. Ma anche il premier Giorgia Meloni è stato per tutta la giornata di ieri in costante contatto con le autorità. “Ho sentito al telefono la presidente del Consiglio che ringrazio per la vicinanza che ha espresso all’Emilia Romagna e alle comunità colpite”, ha commentato Bonaccini. Ma intanto, ora dopo ora, le notizie che rimbalzano dalle località più colpite si trasformano in un vero e proprio bollettino di guerra che pare destinato ad aggravarsi. Un anziano è morto ieri mattina travolto dalle acque del fiume Senio che era esondato a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna. “E’ una situazione molto difficile, è crollato un pezzo di argine e abbiamo evacuato una frazione predisponendo il palazzetto per l’accoglienza”, è stato il commento del primo cittadino, Luca Della Godenza, che ha ordinato la chiusura delle scuole per precauzione. L’uomo deceduto, un ottantenne, era in sella alla sua bicicletta quando è stato investito dall’acqua. E un’altra vittima è stata segnalata a Fontanelice, in provincia di Bologna, dove è crollata una casa a causa di una frana: un uomo di 78 anni, che abitava nell’abitazione, è stato trovato morto. A tarda sera non risultavano altri dispersi nella zona del crollo. L’altra persona che in un primo momento si supponeva potesse trovarsi in casa assieme alla vittima era, infatti, da un’altra parte. E tra le zone più colpite e da cui sono pervenuti diversi sos è quella del ravennate. I vigili del fuoco hanno soccorso ieri mattina una signora rimasta intrappolata all’interno della sua vettura bloccata dalle acque del Sillario straripate a Conselice. Sempre nelle prime ore della mattina, il fiume Lamone ha esondato nei pressi della località Boncellino di Bagnacavallo dove sono state evacuate circa una decina di famiglie. Le attività di evacuazione hanno coinvolti complessivamente 400-500 residenti sparsi su tutto il territorio della provincia di Ravenna. Inoltre, nel pomeriggio di ieri si stava valutando se procedere all’evacuazione anche degli abitanti di Mezzano e Traversara. “Ringrazio tutti coloro che in questa difficile nottata – aveva riferito il prefetto Castrese De Rosa – hanno dedicato la loro opera e il loro impegno per garantire l’incolumità della cittadinanza in questo complicatissimo momento”. E in seguito all’esondazione del torrente Gaiana, nel Comune di Medicina (Bologna) i vigili del fuoco hanno provveduto a evacuare 25 persone rimaste bloccate nelle loro abitazioni di Spazzate Sassatelli e a Medicina. Ma molti sono stati anche gli interventi di soccorso in favore di automobilisti rimasti intrappolati e in grande pericolo di vita. Complessivamente già nel primo pomeriggio gli interventi dei vigili del fuoco erano stati circa 400. Intanto, sotto la spinta delle precipitazioni torrenziali, il livello del fiume Po si era alzato fino al pomeriggio di ieri di oltre 1,5 metri. Dal canto suo, Coldiretti segnala che “sono finiti sott’acqua seminativi, frutteti e vigne, con danni anche alle strutture e alla viabilità stradale e ferroviaria. La situazione più grave è sempre in Emilia Romagna dove si registrano fattorie assediate e bloccate dalla marea di fango, interi filari di ulivi sradicati dalla furia delle frane”. Gravi disagi anche sul fronte della viabilità. Chiuso un tratto della via Emilia, per l’esondazione del fiume Selio. A causa di frane e smottamenti, sulla strada statale 65 della Futà sono stati chiusi nel territorio di Loiano (Bologna) diversi tratti stradali- Per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate diretti in direzione Toscana è stata prevista l’inversione di marcia al km 83,1000 mentre per i veicoli in direzione Bologna inversione al km 72.000 nei pressi della rotatoria nel Comune di Loiano. Disagi si sono verificati anche lungo diversi tratti ferroviari con diversi ritardi. E purtroppo “permane l’allerta rossa fino alla mezzanotte di oggi (ma le precipitazioni dovrebbero esaurirsi a metà giornata) nelle aree centro orientali della regione, in particolare nel bolognese e in Romagna, a causa degli estesi allagamenti e delle criticità idrauliche e idrogeologiche. Sul resto della regione, allerta arancione sull’Appennino riminese; gialla nell’appennino tra Reggio e Modena, nella pianura modenese e nel ferrarese”, come ha comunicato la Regione Emilia Romagna. Nella fascia pedecollinare la pioggia caduta al suolo ha superato in varie stazioni oltre 200 millimetri, superando i livelli di allarme e i massimi storici mai registrati.

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