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Lampedusa, in 24 ore sbarcano più di 600 immigrati. Salvini: “Rischia di essere un’estate devastante”

di Davide Romano -


Nella notte altri dodici sbarchi nell’isola delle Pelagie, l’hotspot di contrada Imbriacola è di nuovo al collasso

Continuano senza sosta gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Dalla scorsa mezzanotte sono arrivate 321 persone nell’isola delle Pelagie, dodici sbarchi che hanno portato di nuovo al collasso l’hotspot di contrada Imbriacola dove ci sono più di 800 immigrati a fronte di circa 350 posti. Nella notte la guardia di finanza ha intercettato diversi barconi a poche miglia dalla costa. Le persone sono di diverse nazionalità: tunisini, pakistani, siriani e sudanesi. A favorire le traversate sono state le condizioni meteo favorevoli, mentre i barchini utilizzati dagli immigrati sono stati tutti sequestrati. 

Numeri preoccupanti che hanno rinfocolato la polemica politica sull’immigrazione. Del rischio di “un’estate devastante” ha parlato Matteo Salvini, che mette in connessione la guerra in Ucraina con l’aumento degli sbarchi in Italia: “Se la guerra in Ucraina andrà avanti settimane o mesi sarà una catastrofe economica e sociale per l’ Italia e per il continente africano. Già adesso gli sbarchi sono tornati a livelli da record perché al ministero dell’Interno non mi pare ci sia qualcuno particolarmente attivo sul controllo dei confini e degli sbarchi. A maggio abbiamo superato quota ventimila. Se ci sarà una fame crescente in Africa”, prosegue Salvini affrontando la questione della crisi alimentare dovuta al blocco del grano “veramente si rischia che 500 milioni di persone si spostino verso Nord per trovare del cibo e lascio immaginare verso dove si dirigeranno. Con tutti i problemi economici e sociali che hanno gli Italiani, non ci possono essere migliaia di sbarchi ogni poche ore. Ministro Lamorgese, ci sei?”.

Chiede invece l’intervento dell’Europa Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e responsabile immigrazione del partito di Berlusconi. “Lo diciamo da mesi: o l’Europa avrà la capacità di affrontare e gestire il tema dell’immigrazione o ne sarà travolta”, spiega Battilocchio. “Il nostro allarme giunge ben prima dell’attuale contingenza che aggiunge elementi di ulteriore, drammatica criticità alla situazione, di per sé assai problematica, del controllo della frontiera sud”. Giorgia Meloni torna invece sulla questione delle molestie subite da sei giovani ragazze sul treno di ritorno da Gardaland: “Come per le abominevoli violenze di capodanno, anche sul gravissimo episodio avvenuto a Peschiera del Garda è calata una cappa di silenzio da parte di certa sinistra e delle femministe”, attacca la leader di FdI. “Nessuna parola di sdegno, nessuna presa di posizione forte e decisa, probabilmente per paura di mettere in cattiva luce gli immigrati. Solidarietà alle giovani, costrette a subire questo episodio indegno per aver voluto passare una semplice giornata di svago al parco divertimenti”.


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