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Attualità

Slittano le copie forensi dei dispositivi di Venditti e Sempio

Gli investigatori cercano le prove di un'avvenuta corruzione

di Lino Sasso -


Slittano le operazioni di copia forense dei cellulari e degli altri dispositivi informatici sequestrati all’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e a Giuseppe Sempio, entrambi indagati nell’inchiesta di Brescia per corruzione in atti giudiziari. Il rinvio riguarda l’accertamento irripetibile (Torino), che avrebbe dovuto consentire la duplicazione integrale dei contenuti di telefoni, computer e hard disk. A far saltare l’appuntamento è stata la scelta del legale di Venditti, l’avvocato Domenico Aiello, che ha sollevato una riserva di incidente probatorio.

La vicenda

La vicenda è strettamente collegata al filone investigativo che tocca anche il caso del delitto di Garlasco. Venditti è infatti accusato di aver ricevuto denaro per favorire Andrea Sempio, figlio di Giuseppe, archiviato nel 2017 nell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, ma nuovamente indagato negli sviluppi più recenti dell’indagine. Le intercettazioni del padre di Andrea Sempio e il contenuto dei dispositivi sequestrati potrebbero rivelarsi centrali per ricostruire rapporti, comunicazioni interne e dinamiche sospette. In sostanza, si cercano le prove della corruzione di Venditti da parte dei Sempio.

Le accuse a Venditti

Parallelamente, Venditti è coinvolto in un secondo filone per presunte irregolarità nella gestione dei fondi della Procura di Pavia, che guidava fino al pensionamento. Il 26 ottobre scorso erano stati sequestrati numerosi dispositivi elettronici riconducibili all’ex magistrato. Un primo provvedimento del Tribunale del Riesame, datato 17 ottobre, aveva annullato il sequestro, ma la Procura aveva deciso di procedere nuovamente. Da qui è nato un braccio di ferro giudiziario. L’avvocato Aiello contesta che la copia forense integrale possa essere eseguita senza un presidio diretto da parte di un giudice terzo, sostenendo che l’attività debba avvenire in sede di incidente probatorio, per garantire trasparenza e non ripetibilità dell’atto. La strategia difensiva ha quindi bloccato l’operazione prevista, in attesa che il Riesame si pronunci nuovamente.

La nuovamente in mano al Riesame

L’avvocato Aiello sarà in aula con il proprio assistito per discutere l’impugnazione del decreto che ha portato al secondo sequestro dei dispositivi. Prima di loro interverranno anche gli avvocati Massimo Dinoia e Fabrizio Testa, legali del magistrato pavese Pietro Paolo Mazza, coinvolto nell’indagine sul cosiddetto “sistema Pavia”. Aiello, in una nota, ha sottolineato come questa vicenda rappresenti “la magistratura contro se stessa”, osservando come, ancora una volta, si ritroveranno davanti allo stesso tribunale magistrati indagati e magistrati in servizio a discutere della correttezza degli atti compiuti. L’udienza e le decisioni sul possibile incidente probatorio saranno determinanti per capire quando e come potranno essere analizzati i contenuti delle intercettazioni del padre di Andrea Sempio e dei dispositivi sequestrati.


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