Esteri

Le missioni diplomatiche venezuelane in Italia hanno celebrato i 213 anni dell’indipendenza

di Ernesto Ferrante -


In un caldo e soleggiato venerdì 5 luglio, nella verdeggiante cornice di Piazza Simón Bolívar a Roma, le missioni diplomatiche della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana, la Santa Sede e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), hanno commemorato il 213° anniversario della firma dell’Atto di Indipendenza del Venezuela, con cui il Paese caraibico si lasciava alle spalle l’era coloniale, diventando libero e sovrano.

Il legame unisce il Venezuela all’Italia è antico e profondo. La solenne cerimonia si è aperta sulle note degli inni nazionali del Venezuela e dell’Italia ed è proseguita con gli onori del picchetto d’onore dei Lancieri di Montebello dell’Esercito della Repubblica Italiana davanti al monumento equestre del “Libertador” Simón Bolívar, situato nel piazzale a lui intitolato.

Erano presenti il Capo Missione in Italia, María Elena Uzzo, l’Ambasciatore presso la Santa Sede, Franklin Mauricio Zeltzer Malpica e il Rappresentante Permanente presso la FAO e altre Organizzazioni Multilaterali con sede a Roma, Ambasciatore Marilyn Di Luca.

All’evento, a cui siamo stati ufficialmente invitati, hanno partecipato, tra gli altri, il Corpo Diplomatico accreditato in Italia, la Santa Sede e la FAO, rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Organizzazione Italo Latino Americana (IILA), del Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale e del Gabinetto del Sindaco di Monte Sacro, nonché il mondo politico, culturale, accademico, studentesco, giornalistico e intellettuale, gruppi di solidarietà e cittadini provenienti da diverse parti del mondo.

Nel corso del suo intervento, il capo della Missione diplomatica in Italia ha ringraziato i presenti, sottolineando l’importanza del Giuramento del Libertador a Monte Sacro. “Senza dubbio, ogni atto eroico del nostro popolo ha trovato ispirazione nel giuramento che il Libertador fece a Montesacro nel 1805 e che fu il punto di partenza della nostra lotta per la sovranità. Oggi, il coraggio del popolo venezuelano, che si manifestò in quel momento, è vivo in ognuno di noi e il Venezuela continua ad andare avanti con la stessa determinazione che ci ha portato a essere liberi più di due secoli fa”, ha dichiarato María Elena Uzzo.

La diplomatica ha poi ricordato il 90° anniversario del monumento a Bolívar nella capitale d’Italia, realizzato dallo scultore italiano Pietro Canonica su richiesta dei Paesi bolivariani, ricordando l’impresa di Juan German Roscio e Francisco Isnardi, due italiani che parteciparono alla stesura della Dichiarazione di indipendenza venezuelana.

“Oggi, nonostante le misure coercitive unilaterali, ha affermato Uzzo, il lavoro costante del governo bolivariano, guidato dal presidente Nicolás Maduro Moros, è volto a costruire giorno per giorno una seconda indipendenza. Grazie al processo di diversificazione della produzione agroalimentare, alle alleanze produttive con gli attori economici nazionali e allo sviluppo di diversi settori dell’economia nazionale, sono stati raggiunti 10 trimestri consecutivi di crescita economica con ottime prospettive di sviluppo”.




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