Il mondo piange “Re Giorgio”
Le reazioni della stampa e del mondo della moda alla scomparsa di Armani
Le reazioni internazionali alla scomparsa di Giorgio Armani sono state innumerevoli, tanto la sua scomparsa ha suscitato un’ondata di commozione globale. Diverse testate e figure illustri del panorama culturale, politico e dello spettacolo hanno reso omaggio all’icona della moda, sottolineando il suo straordinario impatto e il suo ruolo pionieristico nell’eleganza contemporanea.
Un gigante della moda
In un ritratto fortemente personale, The Times descrive Armani come “un magnate che respirava eleganza in ogni gesto”. Il giornale ricorda come il fondatore della maison abbia reinventato il power dressing attraverso abiti fluidi e sartoriali, dando forma a un impero del lusso che vale oggi miliardi. Un dettaglio particolarmente toccante emerge da una recente intervista: “My only regret in life was spending too many hours working and not enough time with friends and family”. The Times riprende questa confessione sentita di Armani, sottolineando la sua consapevolezza e umanità anche negli ultimi giorni. L’articolo evidenzia inoltre il grande impegno di Armani nel preparare un passaggio di consegne graduale ai suoi collaboratori più fidati, un segnale della sua visione imprenditoriale lungimirante. Il quotidiano The Daily Beast ricorda Armani come “leggendario designer” che ha rivoluzionato la sartoria maschile e ha conferito prestigio internazionale alla moda italiana. Il suo impero, nato nel 1975, si era esteso ben oltre i capi di abbigliamento, abbracciando profumi, ospitalità di lusso, sport e musica. Fino alla sua ultima giornata, Armani ha mantenuto i ruoli di CEO e direttore creativo, testimoniando una dedizione senza compromessi. Per la testata spagnola Cadena SER, Armani incarnava stile, eleganza e modernità italiana. Il giornale si è soffermato anche sulla reazione della politica italiana, in primis quella della premier Giorgia Meloni che ha espresso profonda ammirazione per il “simbolo dell’eccellenza italiana”. Nel panorama anglosassone, Vogue ha raccolto le voci di stilisti e influencer che lo descrivono come un maestro dell’eleganza minimalista, la cui influenza travalica la moda e permea arte, cultura e design. Figure come Bernard Arnault, Michael Kors e Jonathan Anderson hanno condiviso ricordi personali e riflessioni sull’eredità di Armani.
Messaggi personali pieni di gratitudine
Tra le reazioni alla scomparsa di Giorgio Armani anche quella della testata statunitense The Cut che ha raccolto numerosi tributi via social da parte di celebrità e colleghi del settore. Donatella Versace lo ha definito “un gigante” che vivrà per sempre nella memoria, mentre Naomi Campbell lo ha ricordato come “una vera visione in azione”. Attori come Julia Roberts, Cindy Crawford, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson e Michelle Pfeiffer hanno condiviso affettuosi tributi, sottolineando il suo impatto personale e professionale.
Le testimonianze del mondo della moda e di quello imprenditoriale
Grandi nomi del lusso come LVMH (Bernard Arnault), Kering (François-Henri Pinault) e Prada (Miuccia Prada e Patrizio Bertelli) hanno riconosciuto Armani come uno degli ultimi stilisti indipendenti del dopoguerra, precursore di un’eleganza rigorosa e senza compromessi. Anche leader come John Elkann (Ferrari/Stellantis), Leonardo Ferragamo e Gildo Zegna (Ermenegildo Zegna) hanno espresso gratitudine per la sua visione e il suo contributo all’identità del Made in Italy. Suzy Menkes ha espresso un profondo rimpianto per la sua scomparsa, lodando il suo impegno tra realtà e sogno. Anche la Camera della Moda Italiana e il teatro La Fenice di Venezia hanno riconosciuto in Armani un simbolo universale della creatività, dell’eleganza e della forza espressiva italiana .
Un’eredità che trascende la moda
Nel complesso, nelle reazioni alla scomparsa di Armani si tende a dipingere lo stilista come molto più di un sarto raffinato: un visionario imprenditore, un ambasciatore della cultura italiana e un modello di indipendenza nel lusso. Reazioniche riflettono il rispetto instancabile e l’ammirazione collettiva verso un uomo che ha definito un’era e i cui valori continueranno a ispirare generazioni.
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