Esteri

Le truppe di Israele sono entrate in Siria

A Tel Aviv non si fidano della leadership siriana

di Ernesto Ferrante -


La televisione di Stato siriana ha riferito che l’esercito israeliano è entrato nella zona di Beit Jinn, alla periferia di Damasco. Secondo quanto riportato, 11 veicoli militari e oltre 60 soldati delle Idf sono penetrati nella regione, che si trova a diverse miglia a est del confine tra Siria e Israele. Le truppe dello Stato ebraico sta conducendo un’operazione di terra nella parte meridionale del territorio siriano.

Le parole del leader della Siria

Appena poche ore fa, il presidente siriano Ahmed al-Sharaa aveva fatto sapere che il suo governo era impegnato in “colloqui avanzati” con Israele per raggiungere un accordo di sicurezza. Per l’emittente Sky News Arabic, l’intesa sarebbe basata sulle linee stabilite dall’accordo di disimpegno del 1974, firmato dopo la guerra dello Yom Kippur.

Sharaa aveva precisato che, pur ritenendo che “non sia ancora il momento giusto per un accordo di pace con Israele”, il suo governo “non esiterà a concludere qualsiasi intesa che porti benefici alla Siria e alla regione”. L’operazione militare israeliana in corso conferma che a Tel Aviv la fiducia nell’ex qaedista è pochissima.

Le fazioni druse si organizzano per difendersi

Oltre 30 fazioni armate locali della regione siriana di Sueida hanno annunciato la costituzione di una Guardia Nazionale, o Esercito Nazionale Unificato, con l’obiettivo di proteggere la comunità drusa da possibili attacchi di tribù beduine filo-governative e prevenire il ripetersi dei violenti scontri di luglio, che hanno causato la morte di quasi 1.700 persone. La presentazione ufficiale della nuova formazione è avvenuta sabato, in concomitanza con la decisione della Commissione Elettorale siriana di posticipare le elezioni legislative di settembre nella regione per “motivi di sicurezza”.

La Guardia Nazionale sarà guidata dal “leader spirituale” druso Hikmat al Hijri, considerato la massima autorità rappresentativa della comunità. I nuovi soldati si impegnano a seguire “la guida della presidenza spirituale della setta drusa” e a cooperare con le forze locali e unità di supporto per “difendere la montagna”, simbolo della regione.

L’inviato statunitense Tom Barrack è arrivato ieri in Israele, dove ha incontrato il premier Benjamin Netanyahu per discutere della richiesta dell’amministrazione Trump di limitare gli attacchi israeliani in Libano e delle trattative in corso con la Siria. Barrack ha avuto colloqui anche con il ministro per gli Affari Strategici Ron Dermer, il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar e il ministro della Difesa Israel Katz.


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