Politica

Lega all’attacco della Procura di Palermo: “Cercano vendetta”

di Cristiana Flaminio -


Open Arms, non si accenna a placare la polemica tra i partiti sullo sfondo dei rapporti politica e magistrati: ora tocca alla Lega andare all’attacco della sinistra dopo il ricorso presentato in Cassazione dalla Procura di Palermo a seguito dell’assoluzione dell’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. Una polemica che diventa ancora più rovente (e interessante) se si considera che, proprio in queste ore, è esploso il caso Milano e dal centrodestra sono insorte numerose voci che consigliano al sindaco Beppe Sala, indagato nell’inchiesta che ha scosso il capoluogo lombardo, di non dimettersi.

La posizione della Lega contro Procura e sinistra

In una nota, il partito di via Bellerio ha definito “sconcertante l’iniziativa della procura di Palermo e sconcertante l’atteggiamento di una sinistra comprensiva con gli amici e forcaiola con gli avversari”. Quindi la Lega rimarca: “Le 268 pagine di motivazione del Tribunale di Palermo con cui è stato assolto Matteo Salvini sono chiare e inequivocabili: smontano una per una tutte le accuse”. Ma le critiche rimangono e fanno infuriare i leghisti: “Eppure a sinistra coprono i guai giudiziari che travolgono i suoi (da Milano a Prato, da Bari alla Campania) mentre agli avversari riservano attacchi o silenzi indecenti. C’è chi non si rassegna alle sconfitte, che siano in tribunale o nelle urne, e cerca vendetta”.

“Me lo aspettavo…”

Matteo Salvini, leader della Lega in diverse interviste rilasciate questa mattina, ha affermato di aspettarsi il ricorso della Procura di Palermo. “I miei avvocati si aspettavano la mossa della Procura, onestamente, la mia prima reazione è stata un mix di stupore e di rabbia. Incazzatura, anche”, ha commentato il leader leghista. Che ha spiegato: “Ma come? Come è possibile? Dopo quattro anni di processo? Dopo decine di testimonianze che hanno portato all’assoluzione, si rischia di ricominciare tutto da capo?”. E infine: “Spero che il ricorso in Cassazione non sia legato alla riforma della giustizia che stiamo portando avanti e che cerca di togliere spazio alle correnti”.


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