Legge 104, ecco cosa cambia: tutte le novità
Più ore di permessi, arriva il congedo fino a ventiquattro mesi
Legge 104, ecco cosa cambia. Con l’entrata in vigore della nuova legge 106 del 18 luglio 2025, che è diventata “operativa” dal 9 agosto scorso, ci sono alcune (sostanziali) e rilevanti novità. Che interesseranno tanto i beneficiari quanto i datori di lavoro, siano essi di natura pubblica o privata. Alcuni cambiamenti che ampliano la portata delle tutele e che mirano a garantire maggiore efficacia all’assistenza familiare insieme al potenziamento delle garanzie a tutela dei diritti del lavoratore stesso.
Legge 104, cosa cambia
Dal 1 gennaio prossimo sarà possibile usufruire di altre dieci ore all’anno di permessi retribuiti per visite mediche, esami strumentali, analisi di vario genere e cure sanitarie. Il diritto sarà esteso anche ai dipendenti con figli minorenni che risultano affetti da malattie oncologiche che siano in fase attiva o in follow-up precoce. Inoltre le tutele saranno riconosciute ai genitori di figli minori affetti da malattie invalidanti o croniche che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74 per cento. Non è poco.
La posizione dei dipendenti
A favore dei dipendenti, siano essi occupati nel settore pubblico o privato, è prevista la possibilità di accedere a un congedo di ventiquattro mesi, pari dunque a ben due anni. La misura potrà essere usufruita tanto in maniera continuativa quanto frazionata. Il lavoratore manterrà il diritto alla conservazione del posto di lavoro ma non avrà retribuzione. Le novità che riguardano una vastissima platea di potenziali aventi diritto, saranno attive a decorrere dal 1 gennaio del prossimo anno. Una cosa non cambia: con ogni probabilità, aumenteranno anche i controlli contro i furbetti della legge 104.
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