Esteri

Legge marziale

Il presidente Vladimir Putin firma un decreto con cui introduce le restrizioni nelle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia e uno “stato d’eccezione” nel resto della Russia

di Ernesto Ferrante -


Vladimir Putin ha firmato un decreto che prevede l’introduzione della legge marziale nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia e l’estensione di uno “stato d’eccezione” anche nel resto della Russia.

“Quando sarà necessario, altre misure potranno essere applicate nella Federazione russa nel periodo della legge marziale”, si legge nel terzo punto, in cui compaiono limitazioni alla libertà di movimento e provvedimenti di economia di guerra. Il Presidente russo ha anche annunciato il conferimento di maggiori poteri ai governatori delle regioni per garantire la sicurezza sul territorio. Nei territori annessi verrà creata una “forza di difesa territoriale”.
Un regime speciale vigerà anche in altre otto regioni (Crimea, Krasnodar, Belgorod, Briansk, Voronezh, Kursk, Rostov e Sebastopoli). Con il “livello di prontezza medio”, i governatori potranno adottare atti di “mobilitazione nel settore dell’economia”, prevedere un regime più restrittivo per le uscite e gli ingressi e disporre controlli nei settori dei trasporti e delle comunicazioni.

“La legge marziale nelle regioni ucraine occupate era in vigore di fatto anche prima della loro inclusione in Russia”, ha affermato Putin, aggiungendo che ora si tratta di inserirla “nel quadro della legge russa”.

Il presidente russo ha chiesto al governo di preparare un disegno di legge per creare un nuovo Consiglio di coordinamento che risponda al Consiglio dei ministri “per rispondere alle necessità che emergono durante l’operazione militare speciale”. A guidarlo sarà il Premier Mikhail Mishustin. Ne faranno parte i vice premier, i responsabili delle agenzie di sicurezza, i ministri per gli affari sociali ed economici, rappresentanti del Cremlino e del Consiglio di Stato. Sarà il Consiglio a garantire lo stretto coordinamento con le regioni. In un decreto a parte, Putin ha stabilito il versamento dell’equivalente di 3mila euro al mese a chi viene reclutato.

Durante il Consiglio di sicurezza russo, il leader del Cremlino ha addossato alla parte ucraina il naufragio di ogni possibilità di negoziato di pace: “Il regime di Kiev, come sapete, ha rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo, respinge qualsiasi proposta di negoziato. Al contrario, i bombardamenti continuano, i civili stanno morendo”.
“I neonazisti usano metodi apertamente terroristici: sabotano le strutture e organizzano tentativi di assassinio contro i rappresentanti delle autorità locali”, ha denunciato il presidente.

Nuove esplosioni sono state registrate a Kiev, nell’Oblast di Vinnytsia, ad Ivano-Frankivsk e Chernihiv. “Tutti gli obiettivi prefissati sono stati colpiti”, ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca. “Ci stiamo preparando a vari scenari e possibili conseguenze. L’Ucraina si difenderà. Non importa cosa abbia in mente e cosa faccia il nemico”, ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando di aver presieduto “un incontro strategico sulla sicurezza negli impianti di approvvigionamento energetico”.

Zelensky ha reso noto di aver avuto un dialogo amichevole con il presidente turco Erdogan che ha ringraziato per “l’irremovibile sostegno all’integrità e alla sovranità dell’Ucraina”.


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