Esteri

L’esercito israeliano è entrato a Rafah

di Giuseppe Ariola -

Tank israeliani


Le forze di difesa israeliane hanno preso il controllo del lato palestinese del valico di Rafah a circa 3,5 chilometri dall’Egitto. Lo rendono noto fonti di stampa locali confermate dalla stessa Idf. Sui social media stanno inoltre circolando alcune immagini di un veicolo blindato accanto a un cartello con la scritta Gaza. L’operazione, partita questa notte, ha portato all’uccisione di oltre 20 miliziani e alla distruzione di più di 150 obiettivi di Hamas, tra cui numerosi tunnel.
Se per il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, che ieri ha incontrato Sergio Mattarella al Palazzo di vetro, l’invasione di terra israeliana è “intollerabile per le sue devastanti conseguenze umanitarie e per il suo impatto destabilizzante nella regione”, da Parigi sono Emmanuel Macron e Xi Jinping a dirsi contrari all’operazione. “Cina e Francia condannano tutte le violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi tutti gli atti di violenza terroristica e gli attacchi indiscriminati contro i civili. Entrambi i paesi hanno riaffermato l’assoluta necessità di proteggere i civili a Gaza sulla base del diritto internazionale umanitario. I due capi di Stato si sono opposti all’attacco di Israele contro Rafah, che porterebbe a un disastro umanitario su larga scala, e si sono opposti anche al trasferimento forzato dei civili palestinesi”, si legge in una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il vertice dei due capi di Stato. Così come Guterres, anche i leader di Francia e Cina sottolineano che “la massima priorità è raggiungere immediatamente un cessate il fuoco sostenibile”, considerato l’unico modo “credibile per garantire pace e sicurezza a tutti e per garantire che sia i palestinesi che gli israeliani non debbano più sopportare le orribili conseguenze degli attacchi del 7 ottobre 2023”.

Le forze di difesa israeliane hanno riferito anche di aver chiuso il valico di Kerem Shalom “per ragioni di sicurezza”, sostenendo che “verrà riaperto non appena le condizioni lo permetteranno”.


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