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L’Europa dei fantasmi e il ritorno di Juden Raus

di Domenico Pecile -


Strisciante, subdolo, violento. Lo spettro dell’antisemitismo riemerge da ceneri mai spente dentro le quali si annida il fuoco della più insensata follia. È uno sfregio alla storia. Una sfida alle nostre democrazie. Gli episodi inquietanti interessano ormai tutta l’Europa, i Paesi dell’Est europeo oltre che gli Stati uniti. “L’antisemitismo purtroppo ogni tanto rispunta in Europa, Ci sono preoccupanti manifestazioni – ha affermato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani – che vanno assolutamente condannate. Bisogna educare i giovani. Quando vediamo le stelle di David sulle case degli ebrei in Francia dobbiamo spiegare anche ai nostri figli che non ci può essere odio razziale”.


E l’ondata di antisemitismo è talmente preoccupante che anche papa Francesco, intervenendo sulla drammatica situazione venutasi a creare in Israele e nella striscia di Gaza (“Serve una soluzione saggia: due popoli, due Stati. L’accordo di Oslo: due Stati ben limitati a Gerusalemme con uno statuto speciale”) ha stigmatizzato duramente i nuovi rigurgiti. “Purtroppo – ha detto – l’antisemitismo rimane nascosto. Lo si vede, nei giovani per esempio, di qua e di là, che fanno qualche cosa. È vero che in questo caso è molto grande e non è sempre sufficiente vedere l’antisemitismo che hanno fatto nella seconda guerra mondiale, questi sei milioni uccisi, schiavizzati. Purtroppo non è passato. Non saprò spiegarlo e non ho spiegazioni, è un dato di fatto che io vedo e non mi piace”.


Intanto Roma è ancora sotto choc per i ripetuti sfregi alle due pietre d’inciampo dedicate alla memoria di Giacomo ed Eugenio Spizzichino, ebrei deportati dai nazisti a Mauthausen e Auschwitz dove poi furono assassinati. Altre due pietre sono state annerite con lo spray. Unanime la ferma condanna di tutte le forze politiche. Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma, si è detto molto preoccupato per quanto sta avvenendo in diverse parti del mondo. Sui gesti antisemiti verificatisi nella capitale ha comunque detto che “abbiamo piena fiducia nel governo e nelle istituzioni”. “Fanno impressione – ha aggiunto le immagini dell’assalto all’aeroporto del Daghestan e la caccia agli ebrei negli aerei, negli hotel e sui bus. Ci ricordano – ha aggiunto – un capitolo terribile della storia che sembrava superato. La comunità ebraica di Roma è ragionevolmente preoccupata. Registriamo un crescente clima di intolleranza, con accenti e slogan antisemiti che dopo tanti anni abbiamo purtroppo sentito nuovamente in questi giorni anche in alcune piazze italiane”. Fadlun si riferiva al fatto che accanto a manifestanti pacifici ce ne sono stati altri che non hanno esitato ad arrampicarsi sui cancelli della Fao per strappare la bandiera di Israele. “Questa è la prova – è stato il suo ulteriore commento – che c’è ancora chi è convinto che Israele come Stato non debba esistere e che, anzi, vada cancellato dalle mappe come vorrebbe Hamas”.


Intanto, dopo le oltre cinquanta Stelle di David apparse su edifici di ebrei, in Francia si registrano altri inquietanti episodi. La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta a seguito di un video pubblicato sui social che mostra un gruppo di persone intonare cori antisemiti all’interno della metropolitana. Secondo una testimonianza, gli autori dei cori erano una ventina, apparentemente studenti universitari. Il video ha fatto registrare centinaia di migliaia di visualizzazioni tra TikTok e X. Il prefetto di Parigi ha definito le frasi pronunciate nel filmato “scioccanti, indegne e inaccettabili”.
Dal 7 ottobre gli attacchi antisemiti sono aumentati – secondo l’associazione ebraica europea, Eja – del 1.200 per cento in Europa. Fiamme e svastiche erano anche comparse nel cimitero ebraico di Vienna nella notte del 31 ottobre. Il presidente Alexander Van der Bellen ha riferito che il numero di incidenti antisemiti in Austria è significativamente aumentato.


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