Quarantacinque aree protette, dal Parco Nazionale del Gran Paradiso a quello del Cilento Vallo di Diano e Alburni, dal Sirente Velino a quello del Gargano: il primato dell’Italia che nasce dalle valutazioni della Carta Europea del Turismo Sostenibile è la tappa di partenza di un percorso fondato sulla cooperazione, per far camminare insieme le istituzioni che governano i parchi e le aree protette del nostro Paese e le imprese del settore turistico che vogliono farsi forti di questo valore.
E’ quanto promuove da tempo l’EU ECO-TANDEM Programme, il progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma COSME che punta a promuovere lo sviluppo sostenibile nel settore turistico, facilitando la nascita di sinergie tra pmi, startup e innovatori del settore. Come Europarc Federation verifica e certifica nell’injtero continente le aree protette e la Cets fornisce linee guida per un turismo rispettoso dell’ambiente, così EU ECO-TANDEM – coordinato dalla società X23 all’interno di una partnership che coinvolge Enit e Social Fare in Italia, Camera di Commercio Italiana in Germania e School of Management di Lipsia in Germania, l’Università di Graz in Austria, Green Evolution in Grecia e la Business Agency Slovacca nel Paese nato nel 1993 dalla divisione dalla Repubblica Ceca – punta a iniziative in tandem (da qui il nome), a collaborazioni strette, intense e di scopo per dare vita alla transizione ecologica delle aree protette.
Ogni volta monitorate dagli High Level Advisory Board members del programma in ogni Stato. E declinate secondo 5 Challenge ecologiche cui sono chiamate le pmi europee del turismo ancora in ritardo nella transizione verde. Dalle misure di risparmio energetico da adottare per migliorare il valore sociale dell’azienda a quelle per preservare le risorse idriche prevenendo l’inquinamento dell’acqua, dalle iniziative per la gestione dei rifiuti all’insegna di riciclo, riduzione e riutilizzo a quelle per promuovere il trasporto sostenibile, fino alle attività da mettere in campo per superare definitivamente i freni imposti al comparto turistico dall’emergenza sanitaria causata dal Covid.
L’EUROPA VA AL PARCO

Quarantacinque aree protette, dal Parco Nazionale del Gran Paradiso a quello del Cilento Vallo di Diano e Alburni, dal Sirente Velino a quello del Gargano: il primato dell’Italia che nasce dalle valutazioni della Carta Europea del Turismo Sostenibile è la tappa di partenza di un percorso fondato sulla cooperazione, per far camminare insieme le istituzioni che governano i parchi e le aree protette del nostro Paese e le imprese del settore turistico che vogliono farsi forti di questo valore.
E’ quanto promuove da tempo l’EU ECO-TANDEM Programme, il progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma COSME che punta a promuovere lo sviluppo sostenibile nel settore turistico, facilitando la nascita di sinergie tra pmi, startup e innovatori del settore. Come Europarc Federation verifica e certifica nell’injtero continente le aree protette e la Cets fornisce linee guida per un turismo rispettoso dell’ambiente, così EU ECO-TANDEM – coordinato dalla società X23 all’interno di una partnership che coinvolge Enit e Social Fare in Italia, Camera di Commercio Italiana in Germania e School of Management di Lipsia in Germania, l’Università di Graz in Austria, Green Evolution in Grecia e la Business Agency Slovacca nel Paese nato nel 1993 dalla divisione dalla Repubblica Ceca – punta a iniziative in tandem (da qui il nome), a collaborazioni strette, intense e di scopo per dare vita alla transizione ecologica delle aree protette.
Ogni volta monitorate dagli High Level Advisory Board members del programma in ogni Stato. E declinate secondo 5 Challenge ecologiche cui sono chiamate le pmi europee del turismo ancora in ritardo nella transizione verde. Dalle misure di risparmio energetico da adottare per migliorare il valore sociale dell’azienda a quelle per preservare le risorse idriche prevenendo l’inquinamento dell’acqua, dalle iniziative per la gestione dei rifiuti all’insegna di riciclo, riduzione e riutilizzo a quelle per promuovere il trasporto sostenibile, fino alle attività da mettere in campo per superare definitivamente i freni imposti al comparto turistico dall’emergenza sanitaria causata dal Covid.