Editoriale

Leva obbligatoria? Basta l’educazione

di Adolfo Spezzaferro -


La polemica sulla proposta della Lega di ripristinare la leva obbligatoria – con una mini naja di sei mesi, uguale per ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni, con la possibilità di farla nella regione di residenza e di scegliere tra servizio civile o militare – è uno di quei tormentoni da campagna elettorale. Infatti chi si impelaga nella bontà o meno della proposta sembra dimenticare che la Lega ha la necessità di differenziarsi dagli alleati di governo Forza Italia e Fratelli d’Italia in vista delle Europee dell’8 e 9 giugno.

Se è vero – sondaggi alla mano ma da prendere sempre con le pinze – che Carroccio e FI si equivalgono in termini di consensi, tutto fa brodo per quei voti in più che assicurerebbero il secondo posto dietro FdI. Ma il ritorno del tormentone del servizio militare è solo uno slogan elettorale? Certo che no, è comunque una proposta alla soluzione dell’annoso problema dei ragazzi da raddrizzare. Ma è sbagliata nei termini: un breve servizio di leva oggi ha senso soltanto su base volontaria, non obbligatoria.

L’odio profondo per la naja per i tantissimi che l’hanno vissuta come un’esperienza profondamente negativa – un anno buttato a non fare niente in attesa di montare di guardia – è ancora presente, tramandato di generazione in generazione, aizzato dagli anti-militaristi, dai pacifisti con le guerre degli altri. La questione è di qualità e di quantità: meglio pochi militari professionisti ma buoni. Soldi per la mini-leva obbligatoria non ce ne sono e se ci fossero non andrebbero investiti così.

Uno dei tormentoni antico come la questione della leva obbligatoria è che la vita militare (anche in versione super breve) formerebbe i giovani. Ecco, prima di temprare i 18enni con marce e assalti di plotone, vanno formati gli studenti, e prima ancora vanno tirati su i figli. Compiti che spettano alla scuola e alla famiglia. Se in casa prima e in classe poi i nostri giovani saranno ben educati (talvolta basterebbe educati), sei mesi di militare sarebbero superflui.


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