Editoriale

L’impegno per la pace dell’Italia nell’Ue

di Adolfo Spezzaferro -


L’Italia in prima linea per la pace. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in queste ore è impegnata a Bruxelles al Consiglio europeo incentrato sul proseguimento del sostegno all’Ucraina nel conflitto contro la Federazione Russa, su sicurezza e difesa e sull’evolversi della situazione in Medio Oriente. In occasione della sessione di lavoro con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, la premier ha posto l’accento sulla crisi nella Striscia di Gaza. Nell’auspicare un’immediata pausa umanitaria che porti a un cessate il fuoco sostenibile, la Meloni ha evidenziato come l’Unione europea possa e debba giocare un ruolo di primo piano nella soluzione della crisi. Meloni, riportano fonti italiane, si è detta particolarmente preoccupata per le prospettive di un’operazione di terra di Israele a Rafah, ultima città dove si sono rifugiati i palestinesi evacuati dalla Striscia. L’Italia, ha affermato ancora la premier, insieme alla Fao, al Pam e alla Croce Rossa internazionale ha lanciato l’iniziativa “Food for Gaza”. Obiettivo: creare un meccanismo di coordinamento per affrontare la carestia che si sta abbattendo sulla popolazione civile, rispondendo ai bisogni immediati. Ma allo stesso tempo elaborando soluzioni per il medio termine, tra cui la ricostruzione e soprattutto un percorso possibile di pace. Un impegno, quello del governo italiano, che rientra nelle politiche di sostegno per la crescita economica e sociale del cosiddetto Global South, attraverso un imponente piano di finanziamenti, del quale il Piano Mattei, così come la strategia Global Gateway dell’Ue, potranno costituire componente e volano. Questo è il modo migliore per affrontare il problema della migrazione illegale, per combattere i trafficanti di esseri umani, nemici nostri e dello sviluppo delle nazioni più povere, ha sottolineato la Meloni. Su questo fronte l’Italia sarà in prima linea anche nel quadro della presidenza del G7 promuovendo un’alleanza globale contro il traffico di migranti e su cui anche l’Onu può offrire un contributo di straordinaria importanza. Dal canto suo, il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso apprezzamento nei confronti della presidenza italiana del G7, affermando che l’Onu fa affidamento sulla leadership italiana sui principali temi dell’agenda internazionale. Guterres, inoltre, si è detto d’accordo con la Meloni sulla necessità di un ruolo di maggior peso dell’Ue sul piano internazionale. Governo italiano compatto sul fronte della pace, dunque. Come ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, quello in corso “non è un Consiglio di guerra. Dobbiamo lavorare per la pace, dall’Ucraina al Medio Oriente. Dobbiamo fare di tutto per una de-escalation, una riduzione del conflitto. Per arrivare alla pace in Ucraina – ha aggiunto – bisogna difendere Kiev, che non deve essere sconfitta dai russi. Bisogna arrivare a un equilibrio”. Sulla stella linea il ministro degli Esteri Guido Crosetto, il quale si è detto “convinto che l’Europa possa giocare un ruolo fondamentale aiutando l’Ucraina a non essere conquistata, a non essere annientata per ricostituire le condizioni per attivare il tavolo di pace e convincere finalmente la Russia a ripristinare il diritto internazionale violato”. In ogni caso, “la guerra bisogna scongiurarla”, ha chiarito Crosetto. Preparare la pace significa quindi anche rafforzare la difesa europea e lavorare all’autonomia strategica dell’Ue, sempre in seno alla Nato e in accordo con gli Usa. “Noi crediamo nell’Europa: siamo convintamente europeisti e crediamo che serva una difesa europea, per avere una più forte politica estera europea”, ha concluso Tajani.


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