Salute

L’INGRANDIMENTO – FARE FIGLI COSTA TROPPO MA NON FARLI SARÀ GRATIS

di Eleonora Ciaffoloni -


Tutta Italia si è adeguata. La pillola anticoncezionale sarà gratuita per tutte le donne. Il Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzidia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la decisione di rendere gratuita la pillola per contraccezione orale per le donne di tutte le fasce d’età. E quindi a Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte e la Provincia autonoma di Trento, si accoderanno tutte le altre Regioni del Paese. Un cambiamento storico, che andrà ad aiutare tutte le donne che già ne fanno uso e anche quelle che per motivi economici non hanno potuto finora farlo. Perché in Italia c’è uno scarso ricorso alla contraccezione e proprio per questo motivo potremmo definire la decisione dell’Aifa “inclusiva”. Una decisione necessaria, presa nonostante gli alti costi che avrà per l’economia del Paese. Il rimborso dei farmaci anticoncezionali avrà un costo per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni di euro l’anno. In concreto, per rendere la contraccezione gratuita in Italia, spiega la presidente del Cpr dell’Aifa Giovanna Scroccaro: “sono stati valutati, all’interno di tre categorie di farmaci contraccettivi individuati e divisi per ‘generazione’, i prodotti meno cari che sono stati resi gratuiti. È stata in particolare la commissione tecnico-scientifica a suddividere la grande platea di contraccettivi disponibili a oggi per componente progestinica, raccomandando di rendere disponibili gratuitamente un certo numero di prodotti per ogni diversa ‘generazione’ di medicinali, garantendone una certa sovrapponibilità”. Una notizia accolta con entusiasmo dalle donne che ne fanno – o che vorrebbero farne – uso. Di diverso avviso, un’altra donna, Maria Rachele Ruiu, portavoce della Onlus Pro Vita e Famiglia: “Come è possibile conciliare la pillola contraccettiva ‘libera e gratuita’ come panacea di tutti i mali senza sottolineare i gravi effetti collaterali fisici e psicologici che possono portare fino a depressione e istinti suicidari?”. Effetti collaterali per cui abbiamo modo di credere che l’Aifa abbia fatto le proprie considerazioni. Ma l’accusa continua: “Non c’è nulla di più pericoloso per la salute delle donne che banalizzare temi che impattano sulla loro pelle come aborto, contraccezione, gender e prostituzione”. Insomma, la decisione dell’Aifa è “grave e pericolosa”. Tornando alla decisione dell’Agenzia, il Cpr ha dato il via libera alla rimborsabilità anche per la Prep, la profilassi pre-esposizione anti Hiv. “La decisione di renderla gratuita è stata più facile” spiega la presidente Scroccaro. “Il prezzo pagato dagli ospedali che acquistano questi farmaci ha un impatto di spesa minimo, di qualche centinaio di migliaia di euro. Ma poiché esistono ormai importanti evidenze che dimostrano come possa dare un grande contributo in termini di prevenzione dell’infezione e se pensiamo anche a quanto è importante la spesa farmaceutica per gli antiretrovirali, stiamo facendo un investimento in termini di salute”. Questa pillola verrà distribuita ai soggetti a rischio attraverso gli ospedali con prescrizione da parte dell’infettivologo e quindi tramite la precedente valutazione di uno specialista.

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